Un'altra prova incolore di Haaland dopo l'Inter. Il City non ha nessun altro centravanti

"Il primo tempo sarebbe stato quasi abbastanza per chiudere la partita. Subito dopo stavamo perdendo 3-1". Josep Guardiola, in seguito alla partita con lo Sporting di Lisbona - e la sconfitta per 4-1 - ha analizzato il proprio andamento offensivo. "Stiamo avendo problemi nel segnare, creiamo e poi concediamo anche quando gli avversari non fanno molto. Dopo il primo tempo non eravamo emozionalmente stabili e in questa competizione lo devi essere. Sul 2-1 potevano succedere molte cose. Ora siamo in un momento difficile in termini di risultati, ma voglio essere qui, lottare e non mollare, mi piace questa sfida che ho davanti".

Un messaggio anche per Erling Haaland che ieri ha sbagliato un rigore, ma in generale è sembrato molto meno brillante del solito. Un solo gol nelle ultime cinque partite di Premier, a secco sia contro lo Sporting che contro l'Inter, nelle uniche due gare "difficili" affrontare dal City in questa prima parte di Champions. Il giorno precedente Guardiola aveva detto che "Haaland non aveva bisogno di riposo", ma la realtà è che, come la Juventus, il tecnico non ha un'alternativa se non ritornare ad attaccare con lo spazio.

L'anno scorso c'era Julian Alvarez, in caso, che poteva sopperire a momenti difficili. La sua cessione non ha avuto un sostituto se non Savinho, certamente non lo stesso tipo di giocatore (e nemmeno con il pedigree attuale).