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Sorpresa in Europa, tormentata in patria: alla scoperta del Brugge traghettato

Sorpresa in Europa, tormentata in patria: alla scoperta del Brugge traghettatoTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 2 maggio 2024, 09:12Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

Il Club Brugge è sicuramente la squadra più vincente del calcio belga da dieci anni a questa parte e quella che si è fatta maggiormente apprezzare in Europa. Se il Belgio è ottavo ne raking UEFA e può iscrivere due squadre alla Champions League gran parte del merito è dei blau-zwart che oltre a questa cavalcata sono riusciti la scorsa stagione a raggiungere gli ottavi di finale del massimo torneo continentale, finendo davanti udite udite a Bayer Leverkusen e Atlético Madrid.

Per arrivare fino a qui la squadra ha dovuto cominciare a giocare a luglio, sbarazzandosi soprattutto dell'Osasuna mentre ai gironi l'avversario sulla carta più ostico è stato il Besiktas, club che ha disponibilità finanziarie sicuramente maggiori. È una squadra particolare questo Brugge, perché da due anni vive in perenne conflitto fra i grandi risultati europei e quelli deludenti in patria. E i terremoti in seno alla squadra all'ordine del giorno. Pensate che non è stato sufficiente l'anno scorso al tecnico Carl Hofkens l'aver superato la fase a gironi di Champions, portando alle casse del club solo grazie alle vittorie ottenute e la qualificazione agli ottavi una cifra attorno ai 20 milioni. Esonerato a dicembre, così come è stato esonerato il suo successore Scott Parker dopo l'eliminazione dal torneo ad opera del Benfica.

Anche quest'anno è saltata la panchina, quella di Ronny Delia. Che peraltro aveva qualche giorno prima denunciato la presenza di talpe all'interno dello spogliatoio che facevano uscire notizie destabilizzanti per il suo lavoro. Da un mese e fino al termine della stagione siede il traghettatore Nicky Hayen, promosso dalla squadra riserve. Attualmente la squadra sta vivendo il suo miglior momento, tanto da aver agganciato l'Anderlecht al comando della classifica nella seconda fase del torneo, dopo aver chiuso la regular season al quarto posto.

Col monte ingaggi di circa 23 milioni può essere paragonabile per forza finanziaria a una bassa Serie A. Poco più del Frosinone, che ha il penultimo monte ingaggi. Ovviamente gli introiti derivati dai diritti TV del campionato sono dieci volte inferiori a quelli della Serie A. Quindi se da una parte l'obiettivo è quello di essere i più forti in patria, dall'altra ci sono necessità di rendere il club sostenibile perseguendo la linea basata sui giovani da rivendere. L'esempio più noto della storia recente è quello relativo a Charles De Ketelaere, ceduto al Milan per una cifra record per il calcio belga. E per la prossima stagione è stato già messo il fiocchetto a Igor Thiago, punta brasiliana che ha segnato 28 milioni ed è stato ceduto al Brentford per 33 milioni. Solo l'anno prima era stato acquistato dal Ludogorets per 11.

La squadra attuale ha trovato una sua quadra giocando con un 4-3-3 all'olandese con due centrocampisti difensivi e uno con compiti offensivi. Vanaken a centrocampo è un'istituzione, è il leader della squadra che segna e sa segnare. È da tenere d'occhio nelle palle inattive perché sa segnare su punizione oppure può inserirsi da calcio da fermo e segnare di testa. È sicuramente cresciuto molto Skov Olsen rispetto ai tempi del Bologna e i numeri sottoporta sono da cecchino: 23 reti e 8 assist in tutte le competizioni. Piaceva al Milan ma poi ha scelto il Brugge il centrocampista difensivo nigeriano Raphael Onyedika. Da tenere d'occhio in chiave mercato anche lui. Punti deboli forse una difesa acerba ma che comunque ha alcuni giovani che promettono bene. Tra i pali l'eterno Mignolet, ex Liverpool.

Chiudiamo con un dilemma: si dice Brugge o Bruges? Se siete dei puristi sappiate che il club è stato fondato col nome Brugge, poiché la città sorge nella parte di lingua olandese essendo situata nelle Fiandre Occidentali. Bruges è invece la variante di lingua francese. E lo stesso stemma ufficiale recita la sola scritta: "Club Brugge". Curiosa la versione spagnola, dove il nome della città è stato ispanizzato in "Brujas" che tradotto significa "Streghe".

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