Serbia, il capitano del Partizan si scontra con la polizia: "Mi hanno buttato a terra"

Spiacevole episodio capitato in Serbia ad Aleksandar Jovanovic, portiere e capitano del Partizan Belgrado. L'estremo difensore infatti ha denunciato l'uso eccessivo della forza da parte degli agenti di polizia che gli hanno bloccato l'ingresso di un complesso sportivo dove si era recato per assistere a una partita europea della squadra di pallamano del Partizan contro l'AEK Atene. La partita è stata poi rinviata a causa di incidenti, in un clima di violenza.
Diversi video amatoriali mostrano lo scontro tra il portiere e gli agenti di polizia che lo circondano, con Jovanovic che è finito a terra per le spinte ricevute. Non è stata resa nota la natura di questo alterco e per cosa sia nato il tutto.
Queste le parole di Jovanovic: "Le accuse secondo cui avrei fatto parte di un gruppo di tifosi che cercavano di entrare sugli spalti sono completamente false. Sono stato invitato dal dipartimento di pubbliche relazioni dell'RK Partizan e all'ingresso, un rappresentante del club stava aspettando me e il mio compagno di squadra per accompagnarci fuori. Vorrei anche sottolineare che non sono caduto a terra, ma che gli ufficiali delle forze dell'ordine hanno usato la forza per buttarmi a terra. Ho segnalato l'intero incidente alla polizia di mia iniziativa, sperando che le autorità competenti facciano luce su tutte le circostanze di questo caso".
