Polemica in Giappone, il CT non convoca Ito (accusato di stupro): "Giusto proteggerlo"
A febbraio scorso, nel bel mezzo della Coppa d'Asia, Junya Ito è stato allontanato dal ritiro della nazionale giapponese a causa di una denuncia per violenza sessuale da parte di due donne, che ha portato la polizia locale ad annunciare l'apertura di un'indagine. Per lui finì il sogno Coppa d'Asia e in Giappone la polemica non si è ancora placata.
La ricostruzione
L'esterno offensivo del Reims è accusato di aver violentato due donne durante lo scorso ritiro estivo con la nazionale nipponica. I fatti risalirebbero a giugno, durante un raduno della Nazionale. Una delle vittime ha raccontato: “Quando mi sono svegliata, il signor Ito era sopra di me. La stanza era buia, ma potevo vedere il suo volto proprio di fronte a me. Ricordo chiaramente la scena". Secondo la stampa locale, Ito non sarebbe l'unico calciatore coinvolto in questa vicenda; il giocatore, dal canto suo, avrebbe parlato di "rapporto consensuale", mentre per il suo avvocato le accuse sono infondate.
La polemica sul CT
La polemica va ancora avanti perché Hajime Moriyasu, commissario tecnico del Giappone, ha nuovamente escluso Ito dai convocati per gli impegni di questo marzo. Tuttavia, a far storcere il naso a tifosi e critici, è stata la motivazione fornita dal CT in conferenza stampa: "La decisione di non chiamarlo l'ho presa per proteggerlo. Pensando all'impatto sulla sua famiglia, che è la cosa più importante, penso che fosse preferibile non chiamarlo adesso. Ho provato ad immaginare quale sarebbe stato il clima intorno a lui in Giappone e penso che non gli avrebbe permesso di giocare a calcio in tutta tranquillità. Penso che l'intera squadra non avrebbe potuto lavorare in tutta tranquillità".