Pallone d'Oro, Real Madrid assente. Rodri pensa a sé: "Loro scelta. Io andrò a festeggiare"
Nemmeno Xavi, Iniesta e Busquets ci sono riusciti. E invece Rodrigo Hernández Cascante, meglio noto come Rodri, non solo ha reso orgoglioso il movimento calcio spagnolo ma ha anche posto fine all'egemonia della premiazione di un attaccante nella selezione del miglior giocatore dell'anno per la vittoria del Pallone d'Oro.
Un trofeo che ufficialmente pone fine anche all'era Messi-Ronaldo, cominciato nel 2003 e durato praticamente vent'anni. Ma logicamente alla scelta del centrocampista del Manchester City al Théâtre du Chatelet di Parigi c'è chi proprio non vi ha messo piede, ossia il Real Madrid. Così come Carlo Ancelotti e Kylian Mbappé (entrambi premiati come miglior allenatore e miglior cannoniere al pari di Kane), rimasti a casa con Carvajal, Bellingham e soprattutto Vinicius Junior alla decisione più inaspettata della storia del Pallone d'Oro. Più per le sensazioni fiduciose trasmesse dallo stesso tecnico italiano pochi giorni fa e dalla convinzione dell'ambiente che alla fine avrebbe prevalso sicuramente la stella brasiliana.
E invece la storia è un'altra, ma il Real Madrid non l'ha voluta accettare e si è assentato volutamente dal gala di Parigi. A proposito di questa scelta così rumorosa e criticata, proprio Rodri a margine dell'evento ha commentato: "Non sono nei loro panni, è una loro decisione. Hanno deciso di non venire e bisogna accettarlo. Io mi concentro sul mio club (Manchester City, ndr). Andrò a festeggiare questo riconoscimento con loro", le parole rilasciate a L'Equipe.