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LaLiga, il presidente Tebas attacca Fifa e Uefa: "Coi nuovi format non rispettano le regole"

LaLiga, il presidente Tebas attacca Fifa e Uefa: "Coi nuovi format non rispettano le regole"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:26Calcio estero
di Pierpaolo Matrone

Javier Tebas è tornato a parlare in un evento organizzato da Europa Press, affrontando nuovamente i temi che gli stanno a cuore: Real Madrid, Negreira, Dani Olmo, Barcellona e la Superlega. Il presidente della Liga ha iniziato evidenziando le sfide che il campionato spagnolo deve affrontare, prima fra tutte la pirateria. "La pirateria è un problema significativo: il 30% del calcio in Spagna è seguito a pagamento ridotto o gratuitamente. In America Latina, questa cifra raggiunge il 60%. È la nostra principale preoccupazione attuale".

Tebas ha poi espresso un attacco a UEFA e FIFA, in particolare riguardo ai format delle competizioni. "Il Mondiale per Club costringe a modificare il calendario. Il nuovo format della Champions League occupa più settimane, e con la stagione che include il Mondiale per Club, la situazione si complica ulteriormente. Hanno cannibalizzato i diritti, e nei prossimi eventi lo vedremo chiaramente. Quando la competizione nazionale perde valore, i club europei guadagnano di più. È fondamentale che ogni decisione venga concordata con leghe, club e sindacati. La FIFA e la UEFA devono rispettare alcune regole, che al momento non stanno seguendo."

Passando alla Superlega, Tebas ha affermato:
"Non ci sono mezze misure: o sei a favore o contro. Non intendo negoziare con Florentino Pérez. Al Real Madrid stanno cercando di diffondere una teoria del complotto che non esiste." Riguardo a una Liga senza Real Madrid e Barcellona, ha dichiarato: "È impossibile. È come Madrid senza la Puerta de Alcalá. Il modello europeo dello sport si basa su leghe nazionali, e né l'Europa né altri lo permetteranno."

Tebas ha anche criticato il nuovo format della Champions League: "Dobbiamo vedere quali effetti economici avrà. La creazione della Coppa del Mondo per club, approvata dalla UEFA, e l'estensione della Champions League fino al 2034, sono problemi che non possiamo ignorare. Molti campionati nazionali ne risentiranno. Se i soldi diminuiscono per il calcio spagnolo, non può essere solo colpa mia."

Riguardo al Barcellona, ha espresso preoccupazione per la situazione economica attuale: "Il Barcellona deve affrontare perdite significative derivanti dalla pandemia e deve impegnarsi a riprendersi. Anche il Real Madrid è preoccupato per la questione dello stadio." Infine, Tebas ha commentato la situazione di Dani Olmo: "C'erano quattro mesi da agosto affinché il Barcellona trovasse soluzioni. Avevano il tempo, ma volevano risolvere tutto in fretta. Il 3 gennaio, dopo aver fornito le garanzie richieste, hanno trovato i fondi e risolto. Olmo ha firmato consapevole che a dicembre avrebbe potuto non essere registrato."

Sulla questione Negreira, ha affermato: "La corruzione sportiva è un reato penale e non è soggetta a prescrizione. Riteniamo che ci sia stata l'intenzione di influenzare promozioni e retrocessioni degli arbitri. Se avessimo potuto imporre sanzioni, lo avremmo fatto. Se non fosse stato prescritto, il Barcellona sarebbe retrocesso."

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