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De Zerbi inappagato: "Marsiglia al 2° posto, non sono contento. Lo dico anche ai giocatori"

De Zerbi inappagato: "Marsiglia al 2° posto, non sono contento. Lo dico anche ai giocatori"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 20:26Calcio estero
di Yvonne Alessandro

L'anticipo intrigante della Ligue 1 domani sarà Marsiglia-Auxerre, gara valida per l'undicesima giornata di campionato. La ciurma di Roberto De Zerbi si trova incredibilmente al secondo posto e pari merito con il Monaco, ma il PSG dista 6 punti e metà della distanza con i Phoceens è stata impostata nello scontro diretto vinto dai parigini.

Risultati alla mano comunque l'Olympique Marsiglia viaggia più forte in trasferta rispetto ai match casalinghi e questo il tecnico italiano - ex Sassuolo e Brighton - lo sa bene: "In trasferta siamo diversi, ma l'obiettivo è quello di essere uguali in casa. Nella partita contro il Reims avremmo dovuto essere in vantaggio per 4-0 all'intervallo, ma alla fine non siamo riusciti a vincere. Contro il Nizza non è andata benissimo, ma la vittoria è stata meritata. Contro l'Angers avremmo dovuto fare di più e contro il PSG non abbiamo giocato bene per i primi 20 minuti e poi la partita è stata decisa dallo svantaggio numerico. In trasferta siamo una squadra diversa, ma l'obiettivo è sempre quello di giocare bene e di dare il meglio sia in casa che in trasferta. Sono convinto che in casa riusciremo a fare lo stesso che abbiamo fatto a Tolosa, Nantes e Brest".

Sulla possibile concorrenza tra Maupay e Wahi: "Maupay si sente molto bene, ma non c'è competizione con Wahi. Hanno età, background ed esperienza diversi. Maupay è più vecchio e più esperto, ed è in buona forma, ma non ho dubbi su Wahi, che ha giocato una buona partita a Montpellier. La gerarchia rimane la stessa. È mio dovere fare le scelte prima perché si giudica dopo la partita, è un po' semplice farlo a posteriori, quello che devi fare è notare prima della partita chi preferisci e chi deve giocare, non è sempre facile. Di partita in partita devo vedere chi è nelle migliori condizioni fisiche e mentali, nella forma migliore, ma sono ancora innamorato di Wahi come giocatore. Maupay ha più esperienza. Anche la differenza di età fa la sua parte. I nuovi giocatori devono essere in grado di segnare, ma devono anche saper giocare e pressare meglio, e questo è un aspetto che non mi piace sempre. Non credo che siamo abbastanza consistenti o abbastanza intensi quando pressiamo per 90 minuti".

Il ritrovamento di Lirola dopo i tempi passati al Sassuolo: "Ho trovato Lirola un po' spento, demoralizzato all'inizio perché forse pensava di andarsene. Cerco sempre di dare a tutti una possibilità. Rispetto al giocatore che conoscevo 5-6 anni fa, è più maturo, ma a volte bisogna dargli una spinta. Sono contento di quello che sta facendo in questo momento, e sono anche contento che un giocatore che è stato dimenticato stia riuscendo a ritrovare il suo posto. Questa è una delle cose belle del calcio, che gli ultimi riescono a trovare il loro posto in campo. Forse è stato uno degli ultimi e oggi si merita quel posto".

Infine un bilancio a questo punto della stagione: "Per quanto riguarda i risultati, sapete che sono un perfezionista, non mi accontento di nulla. Stiamo facendo bene in classifica e il 2° posto è importante. Mi sarebbe piaciuto avere più punti, ma viste le squadre dietro di noi come Lille, Brest e Monaco, che stanno facendo molto bene in Champions League, è soddisfacente. Quello che dobbiamo migliorare è la qualità del nostro gioco, i risultati arrivano con giocatori forti, e noi li abbiamo, ma anche attraverso le nostre prestazioni in partita".

Proseguendo: "Se oggi mi chiedete se sono contento, la mia risposta è no, ma lo dico anche ai giocatori. È una mia responsabilità e non è detto che dorma la notte. Di questi 23 gol, vorrei che ne avessimo 46, quindi ci sono cose da migliorare, ma rimango positivo perché conosco la qualità della squadra, sono brave persone che mi ascoltano e che hanno passione per quello che fanno. Dobbiamo cambiare le nostre abitudini calcistiche perché sono abituati a cose diverse da quelle che facciamo ora, ma ci vuole tempo. Forse avevamo bisogno di una scintilla, e penso che sarebbe potuta accadere contro il PSG, per questo ero deluso e triste. Se avessimo vinto, sarebbe stata una svolta per la nostra stagione".

Chiosando: "Dopo Nantes ho fatto un monologo di 10 minuti per parlare di quello che stiamo facendo in modo equilibrato e lucido. 20 punti in 10 partite, siamo secondi. Se si guarda al Brest e al Monaco che hanno 10 punti in Champions League, al Lille che ha battuto Real e Atlético, al Nizza che è molto forte, al Lione che ha investito molto. Se vediamo che siamo secondi davanti a queste squadre, dobbiamo essere realistici e possiamo dire di essere soddisfatti. Dopodiché, potete pensare quello che volete, è sempre la mia opinione: non ho 20 anni, so quello che faccio e sarà difficile farmi cambiare idea".

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