Centurion torna in campo dopo 2 anni: "Non riuscivo a trovare un senso alla vita"

Meteora in Italia, dove ha vestito la maglia del Genoa, Ricardo Centurion è uno dei più grandi talenti inespressi del calcio argentino. L'esterno offensivo, 32 anni, ha fatto parlare di sé più per le vicende extra-calcistiche che per le magie effettuate in campo ed era salito agli onori delle cronache per alcune vicende spiacevoli: era stato accusato di corruzione di un agente di polizia e di violenza contro la sua ragazza, prima della positività alla cocaina dopo un tentativo di fuga in auto per evitare un posto di blocco.
Una settimana fa, a due anni di distanza dalla sua ultima partita, Centurión è tornato in campo con la maglia l'Oriente Petrolero, club boliviano. Ha giocato 45' nella sconfitta per 2-1 contro l'Always Ready e oggi riflette sui suoi errori passati: "Non ho passato un bel periodo, non mentirò. Oggi mi sento bene, ho iniziato a godermi quello che avevo perso", ha dichiarato l'ex calciatore di Racing, Boca, San Lorenzo e Vélez in un'intervista a TyC Sports. Riguardo alla decisione di accettare l'offerta dell'Oriente Petrolero, ha ammesso: "La dirigenza mi ha davvero aiutato e questo mi ha motivato a tornare a lavorare in questo campo, è una cosa meravigliosa. Avevo perso la voglia".
Ultimi anni difficili: "Mi considero una brava persona. Se ho fallito, è stato per colpa mia. Ho perso il contatto con molte cose. Non riuscivo a trovare un senso alla vita, ed era proprio lì davanti ai miei occhi. Non c'è mai abbastanza aiuto quando rifiuti, quando non vuoi capire che per superare situazioni gravi, devi lasciarti aiutare. Mia madre è stata fondamentale, così come la mia compagna e mia figlia. Ho commesso errori gravi ma non rinnego nulla. Ora voglio essere più completo nella vita, come padre, come zio, come ciò che sono destinato a essere. Voglio trovare un equilibrio tra le due cose: calcio e vita".
