Canales a sorpresa: "Se non mi fossi rotto tre volte il crociato sarei un giocatore peggiore"
Sergio Canales, centrocampista spagnolo che oggi gioca in Messico al Rayados de Monterrey, ha rilasciato un'intervista ad AS nella quale affronta vari temi, tra i quali la presenza in squadra di tre sivigliani come Ocampos, Corona e Oliver Torres: "Sono tre grandi. Vi devo dire la verità, quando eravamo in Spagna non avevo mai parlato con loro, erano tutti al Siviglia e io al Betis. In Oliver ho scoperto qualcuno di spettacolare, sono contento di averlo incrociato perché oltre che un bravissimo calciatore è una persona eccezionale, con dei valori. Ci aiutiamo tutti".
A proposito dell'adattamento al Messico, dice: "Sono contento del passo che ho fatto, sia a livello familiare che sportivo. Volevo andare lontano, uscire dalla comfort zone. Qui è molto divertente, è come giocare due campionati in un anno. E la prossima estate avremo il Mondiale per Club. Mia moglie è molto felice, Monterrey è probabilmente la miglior città in cui vivere in Messico. Non abbiamo ancora mai visto niente di pericoloso, certo, ci sono aree in cui devi stare più attento ma sto vivendo un Messico diverso da quello che raccontano nelle notizie. E Hector Moreno (ex Roma, ndr) mi ha dato ottime referenze".
Prosegue ancora: "Non vi mentirò, nella mia testa c'è sempre stata l'idea di ritirarmi nel Betis. Ma ero consapevole che il mio ciclo fosse finito, prima che mi arrivasse questa proposta. Il mio amore è speciale, ma era ora di farmi da parte. Qui in Messico mi trovo bene, vediamo quanto ancora giocherò. Quando mi sono rotto per la terza volta il crociato ho pensato: 'Vediamo se arrivo ai 30 anni...'. E adesso non vedo invece una data per il ritiro". E poi conclude: "Mi piacerebbe tornare a giocare in Spagna, non posso chiudere porte come quella del Betis o del Racing. Nazionale? Mi piacerebbe avere un'altra opportunità, è la cosa più bella. Se De La Fuente mi chiama salgo sul primo aereo e vado subito! Guardate Jesus Navas, è diventato campione di nuovo a 38 anni". A sorpresa poi conclude: "Se non mi fossi rotto tre volte il crociato sarei un giocatore peggiore. Potrà scioccarvi, ma è così. Senza quegli infortuni non avrei mai imparato a dedicarmi praticamente 24 ore al giorno al calcio e raggiungere certi livelli".
In conclusione, pure una battuta sul Pallone d'Oro: "Sono fuori dalla polemica, ma che posso dire di Rodri? Meritatissimo".