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Barcellona non è più una buona idea. Kessie e Gundogan sacrificati da un club senza prospettive

Barcellona non è più una buona idea. Kessie e Gundogan sacrificati da un club senza prospettiveTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Titone
venerdì 23 agosto 2024, 13:32Calcio estero
di Michele Pavese

"Dopo solo un anno è già tempo di dire addio. Sono venuto qui per affrontare una nuova, entusiasmante sfida, ed ero pronto. Ho dato tutto e combattuto per la squadra e il club nel miglior modo possibile in una stagione difficile e non vedevo l'ora di aiutare i miei compagni di squadra nella nuova stagione. Ora me ne vado in una situazione difficile, ma se la mia partenza può aiutare il club finanziariamente, questo mi rende un po' meno triste".

Ilkay Gundogan, un anno fa, aveva fatto una scelta di cuore decidendo di non rinnovare con il Manchester City (dove aveva conquistato un Treble da capitano) e di trasferirsi in un club in cui aveva sempre sognato di giocare. Il Barcellona, però, non fa sconti a nessuno, nemmeno a campioni del calibro del tedesco: il 33enne è stato messo alla porta senza tanti complimenti vista la necessità di abbassare il monte ingaggi e registrare il nuovo acquisto, Dani Olmo. Un addio improvviso che richiede più di qualche riflessione sulle strategie recenti del Barça, che sembra davvero navigare a vista e senza prospettive seppur in ogni sessione di mercato arrivino pezzi da 90.

È l'ennesima operazione cervellotica e sconsiderata da parte di una società che - al di là dei noti problemi finanziari - non riesce più a programmare e che vive di "colpi a sensazione", calciatori dati in pasto alla folla e poi allontanati senza tanti complimenti, quasi senza rispetto. Era successo anche a Franck Kessié, che nel 2022 - dopo lo Scudetto conquistato con il Milan - era stato attirato dalle lusinghe dei catalani. Dodici mesi più tardi l'ivoriano è stato costretto ad andare via, ceduto all'Al Ahli per fare cassa e spazio ai nuovi acquisti. Un circolo vizioso destinato a ripetersi e a questo punto la domanda sorge spontanea: firmare per il Barcellona è davvero una buona idea?

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