Atletico, Simeone lusinga Luis Enrique: "Mi piace molto come gioca il PSG, ha il suo marchio"
"Cosa c'è in gioco? Tre punti importanti, come tutti quelli che verranno. Ci affrontiamo contro una grande squadra con uno staff tecnico di alto livello. Nella vita capisco che l'umiltà sveglia il cuore e quando una persona ha umiltà, rende sempre. Cerchiamo quell'umiltà affinché il cuore possa battere". Diego Simeone, allenatore dell'Atletico Madrid, ha dato il via così alla conferenza stampa della vigilia del big match contro il Paris Saint-Germain domani al Parco dei Principi.
D'altronde i colchoneros devono risalire la china di una classifica che si è complicata molto quanto a piazzamento tra le prime otto, considerando il complessivo di una vittoria (in casa col Lipsia) e due sconfitte (con Benfica e Lilla): "Margine in Champions? Le prime otto posizioni saranno occupate da poche squadre - ha riflettuto il 'Cholo' - e quelle che raccoglieranno più punti saranno al loro posto. È ancora presto".
Sui tanti anni in un solo club, in questo caso l'Atletico: "Non ho nulla di strano da commentare, solo che quello che faccio lo faccio con passione. Non ho impegni particolari con nessuno. Ho avuto la grande fortuna di lavorare con un precedente staff tecnico che mi ha aiutato molto, un gruppo di calciatori straordinario e la grande fortuna di far parte di un club che mi ha sempre supportato con le aspettative che avevamo per vincere. Calciatori che mi hanno seguito nelle mie idee e persone che mi hanno sempre voluto e rispettato".
Sulla forma dell'ex Udinese Molina: "Abbiamo diverse assenze in difesa. César è importante per noi, Robien si è adattato in modo straordinario, José non ci sarà per via della gialla, Llorente è vicino al rientro dalla sua infortunio… Ma comunque la squadra compete con gli strumenti che ha e domani faremo del nostro meglio con i ragazzi che inizieranno".
Lapidario invece nel dare la risposta se il PSG si sia mai interessato a lui: "No".
Cosa deve a Griezmann per tutto quello che ha fatto all'Atletico: "Al calciatore solo gratitudine. Lo abbiamo conosciuto quando aveva 22 anni, quando è arrivato al club. Siamo cresciuti insieme sia al club che nella sua nazionale. L'altro giorno mi diceva che ha raggiunto le 400 partite, e io sono stato l'allenatore che lo ha fatto giocare 400 volte. Mi piace il suo modo di vivere e ci continua a dare talento, gerarchia, personalità... Ci godremo ogni momento finché sarà con noi e quando arriverà il giorno che dovrà andar via, lo accompagneremo perché sarà uno dei migliori della storia dell'Atlético".
Un commento sull'attacco del PSG, ormai orfano di Mbappé: "Mi piace molto come gioca il Paris, ha una dinamica di gioco molto buona, ha il marchio del suo allenatore, ha alcuni punti fissi per fissare gli avversari in difesa e da lì cresce. Arrivano moltissime volte e propongono un calcio che Luis (Enrique, ndr) ha sempre fatto, quindi non immagino una partita simile a quelle che sono accadute recentemente".
Sul primo incontro di sempre a tu per tu con il PSG: "Non lo sapevo, quindi tranquilli, dobbiamo competere come in tutte le partite e fare il meglio possibile nella partita di domani".