Morrone (Adicosp): "Folle chiedere dimissioni Gravina. E non è calcioscommesse"

Come già avevamo anticipato, nella giornata di martedì, prima del match tra Inghilterra e Italia (valido per la qualificazione a Euro 2024), si è tenuto il summit "Italia-Inghilterra, derby d'Europa" all'Ambasciata d'Italia, organizzato dalla Camera di Commercio italiana nel Regno Unito, con il patrocinio di Social Football Summit e Adicosp (Associazione Direttori e Collaboratori Sportivi) del presidente Alfonso Morrone. Che quest'oggi ha parlato in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com: "È stato un vero piacere rappresentare Adicosp a Londra, e per questo ringrazio l'ambasciatore Inigo Lambertini e il Presidente della predetta Camera di Commercio, l'Avvocato Alessandro Belluzzo. È stato un modo per palare anche del Made in Italy all'estero, con personaggi come Capello, Zola, Ogbonna e molti altri che stanno rappresentando il nostro paese. Quanto alla parte sportiva, ho rimarcato che in Italia siamo gli unici, grazie alla FIGC, ad avere una regolamentazione del settore, che non esiste all'estero: certo, è da migliorare, ma intanto partiamo da una base".

A proposito di Federazione, la politica si è innalzata contro Gravina dopo il caos scommesse che ha scocco il mondo pallonaro.
"Onestamente mi ha meravigliato molto questa uscita, credo che la parte politica debba abbassare i toni e informarsi meglio sul calcio, perché non si possono dare a Gravina colpe che non ha: come ha detto lui stesso, non è responsabile anche del buco dell'ozono. In qualità di Presidente Federale deve garantire la giustizia sportiva, ma non è responsabile di cosa succede nel privato delle persone. L'intervento che ha fatto all'Ambasciata martedì mi ha colpito molto, perché ha precisato che la giustizia farà sì il suo corso, ma la Federazione non farà di giovani ragazzi carne da macello. Purtroppo certe dinamiche, sulle quali non mi esprimo dal punto di vista medico, non avendone competenze, vanno inserite in più ampi contesti".

Contesti sociali, intende?
"Esattamente. Il problema è sociale, magari di amicizie poco opportune, di una fragilità che fa cadere più facilmente in errore, soprattutto adesso che con i social tante distanze si sono accorciate. Però voglio chiarire una cosa: quello che è stato denunciato adesso non è calcioscommesse, come ho letto da svariate parti, è infrazione delle regole della giustizia sportiva, è stato infranto il divieto di scommettere sul calcio di cui parla l'articolo 24 di già citata giustizia. Il calcioscommesse riguarda l'alterazione di gare, ma non siamo in questa situazione".

Tornando invece al tema più vicino ad Adicosp, come vi state muovendo in questi mesi di ripresa del campionato?
"Come sempre, siamo molto vigili e attenti a determinate situazioni, perché, come ogni anno accade, c'è chi prova a fare il furbo. Ci sono Direttori Tecnici, Direttori dell'Area Tecnica e addirittura Presidenti che si camuffano come Direttori Sportivi, per fare da prestanome ad altri: assistiamo anche ad allenatori che si sostituiscono ai Ds, e se ne vantano pure pubblicamente. Usciremo a breve con un duro comunicato, e siamo pronti a segnalare alle autorità competenti coloro che infrangono le regole. Per dare valore al movimento calcio, dobbiamo partire anche da questo".