Biasin sui fischi a Donnarumma: "Banale conseguenza di una sua mancanza"
Dopo i sonori fischi ricevuti da Donnarumma, ex portiere del Milan, a San Siro in occasione della partita di qualificazione agli Europei contro l'Ucraina e che l'Italia ha vinto per 2-1, Fabrizio Biasin ha espresso la sua opinione:
Donnarumma non è stato fischiato per il gol preso contro la Macedonia, lo capisce chiunque.
È bello fischiare un giocatore della propria nazionale? Certo che no.
È normale che su 50mila spettatori “milanesi” ci sia una parte di tifosi che non riesce a far finta di nulla e di fronte al bivio “rispetto per la Nazionale”/“difesa del proprio club” faccia prevalere l’amore per la propria squadra del cuore? Io credo di sì.
Donnarumma è un bravo ragazzo e un ottimo portiere che, però, ha commesso un errore fatale.
E l’errore non “aver scelto il Psg” (ognuno con la sua carriera ha il diritto di fare ciò che vuole), ma non aver avuto il coraggio di comunicarlo alla gente che lo sosteneva incondizionatamente.
Che questa cosa gli possa costare dei fischi (ahimè, anche quando indossa la maglia azzurra) non è affatto bello, ma è la banale conseguenza di una sua mancanza.