Diego Fuser, bandiera della Lazio. Ceduto al Parma per Chiesa (che non arriverà mai)
Alzare la Coppa Italia con la fascia da capitano al braccio, nel 1998, e poi andarsene. È la storia di Diego Fuser con la Lazio, quando i biancocelesti vincono contro il Milan di Weah con un 3-1 nella gara di ritorno. L'Italia aspetta i Mondiali di Francia, ma l'esterno non viene convocato nonostante gli otto gol in campionato da esterno. “Maldini deve dire grazie a Casiraghi se e' arrivato al Mondiale e non l'ha nemmeno chiamato. Purtroppo conta eccome essere del Milan, piuttosto che della Lazio. Sono molto deluso perché vengo da una buona stagione, pensavo di meritare maggiore considerazione”.
Cragnotti però cambia anche perché ha appena perso la finale di Coppa UEFA contro l'Inter. Tanzi cerca di orchestrare l'arrivo di Gabriel Omar Batistuta a Parma. Con Asprilla, Chiesa e Crespo almeno uno è di troppo e Cragnotti cerca di prendere proprio Enrico Chiesa. Lo fa con una prenotazione: "Ti cedo Fuser ma se prendi Batistuta poi mi cedi Chiesa". Tanzi chiude l'operazione per l'esterno con 12 miliardi e il patto per Chiesa, Fuser è stupito ma non così scontento. “Ho saputo tutto martedì, lascio la Lazio senza rimpianti, sono stati sei anni bellissimi. Nel calcio di oggi ormai ci sta tutto, dunque non sono rimasto stupito. Tra l'altro vado in un'altra grande squadra e spero che rimanga Chiesa”.
Alla fine Batistuta a Parma non ci arriverà, così come Chiesa alla Lazio. Fuser, nel suo ruolo, è stato uno dei dominatori degli anni novanta. Dal Milan alla Lazio, passando poi appunto al Parma. Nel finale di carriera ha giocato a Canelli, in Eccellenza, per un lungo periodo, in compagnia anche di Lentini. Oggi Diego Fuser compie 55 anni.