29 settembre 2007, poker dell'Inter di Mancini all'Olimpico. Contro la Roma di Spalletti
Il 29 settembre del 2007, all'Olimpico di Roma, è in programma la sfida fra i padroni di casa giallorossi e l'Inter di Roberto Mancini. A posteriori è la seconda partita più importante della stagione, anche se in quel momento non si poteva sapere. Perché i capitolini arriveranno secondi a pochissimo proprio dal Biscione, salvato dopo l'eliminazione di Liverpool che diventerà una sorta di spada di Damocle.
Zlatan Ibrahimovic vestiva il nerazzurro. Anzi, il biancorosso, con la maglia celebrativa dell'Inter per il Centenario, con lo Scudo di Milano. Proprio un gol di Ibra sbloccò le danze, su calcio di rigore, con pareggio del Campione del Mondo Simone Perrotta, al minuto 54. La reazione, veemente, è quella da ko: prima una sforbiciata di Hernan Crespo firma il 2-1, poi Julio Cruz mette a segno il terzo gol. Curiosità, entrambi sono entrati dalla panchina. Poi è Ivan Cordoba, a metà ripresa, a calare il poker per il definitivo 4-1.
È un'Inter che stravince e si lancia in testa alla classifica, da sola. Azzeccato sia il modulo che i cambi, con l'espulsione di Giuly che però ha fatto la differenza, lasciando i giallorossi in dieci per sessanta minuti. Sulla panchina dei giallorossi c'era l'attuale commissario tecnico della Roma, Luciano Spalletti, che ci rimarrà per altri due anni.