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23 gennaio 2002, muore Vittorio Mero a seguito di un incidente stradale

23 gennaio 2002, muore Vittorio Mero a seguito di un incidente stradaleTUTTO mercato WEB
lunedì 23 gennaio 2023, 00:00Accadde Oggi...
di Gaetano Mocciaro
fonte la Repubblica.it
Vittorio Mero (Vercelli, 21 maggio 1974 – Rovato, 23 gennaio 2002) è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore.

Il 23 gennaio 2002 muore Vittorio Mero in un incidente stradale. Era difensore del Brescia, tra i più amati dalla tifoseria lombarda. Mero perse la vita all'età di 27 anni in autostrada, all'altezza di Cazzago San Martino, tra i caselli di Ospitaletto e Rovato in direzione Venezia, mentre tornava dalla famiglia, poiché era squalificato per l'incontro di semifinale di Coppa Italia Parma-Brescia che si doveva giocare alle 17,30 dello stesso giorno al Tardini di Parma. Lo chiamavano 'Lo Sceriffo', soprannome che gli era stato dato dal tecnico Sonetti per la serietà che lo contraddistingueva. Per i giocatori più giovani era un esempio da seguire, un calciatore con cui confidarsi. Durante l'Intertoto - stagione 2001-02 - era stato anche capitano della squadra. Il Brescia in sua memoria ha deciso di ritirare la maglia numero tredici.

La notizia arriva a Parma mentre i giocatori del Brescia si scaldano in mezzo al campo. Vittorio Mero, 27 anni, loro compagno di squadra, è morto in un incidente stradale. La sua vettura è rimasta coinvolta in un tamponamento lungo l'autostrada A/4 tra i caselli di Ospitaletto e Rovato, in direzione Venezia. La semifinale di coppa Italia contro il Parma viene rinviata al 30 gennaio. Il padre di Mero scopre della morte del figlio guardando la televisione. E in serata la polizia arresta, per omissione di soccorso il conducente dell'autoarticolato che avrebbe causato l'incidente. L'uomo, a quanto si è appreso un italiano, è stato rintracciato nei pressi di Verona alcune ore dopo l'incidente.

(da la repubblica del 23 gennaio 2002) - Quando arriva la notizia sono momenti di sgomento assoluto. I primi a sapere la notizia sono i dirigenti del Brescia. Poi dalla curva dei tifosi del Brescia parte un corso per Mero. I giocatori cominciano a capire. Il primo a realizzare il dramma è Antonio Filippini.
I giocatori si guardano in faccia increduli. Alcuni, come Giunti, scoppiano a piangere. Il capitano Roberto Baggio porta tutti negli spogliatoi: "Non possiamo giocare".
E così sarà . Mero, che nel '92-'93, aveva fatto parte del Parma, oggi non poteva giocare perché squalificato, e secondo le prime informazioni, quando ha avuto l'incidente, stava tornando a casa dalla moglie e dal figlio piccolo.

Per quanto riguarda l'incidente questa la dinamica: un trattore Iveco, che trainava un semirimorchio, si sposta bruscamente dalla prima alla seconda corsia urtando la fiancata di un furgone Renault. Il conducente del furgone non può che deviare alla sua sinistra, invadendo così la corsia di sorpasso dove stava sopraggiungendo la macchina di Mero. L'utilitaria si infila sotto la parte posteriore sinistra del furgone e, agganciata a quest'ultimo finisce sul lato destro della carreggiata. Nell'urto Vittorio Mero muore sul colpo.
L'autoarticolato ha proseguito la corsa senza fermarsi ma, sulla scorta delle numerose testimonianze, viene rintracciato. nei pressi dell'uscita di Brescia centro.

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