10 luglio 2019, Ausilio vola a Londra per parlare con lo United. Obiettivo Lukaku
Il 10 luglio 2019 partiva una storia d'amore finita in un grande scoppio. Come tutte le migliori, insomma, quelle che hanno fiammate e che terminano con un incendio impossibile da spegnere. Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, partiva per Londra per trattare con il Manchester United. L'obiettivo era uno e unico: Romelu Lukaku, attaccante belga classe 1993, l'unico che poteva cercare di invertire la rotta degli Scudetti in casa Juventus. Troppi gli otto campionati vinti consecutivamente perché Suning non fosse intenzionata a fermare il dominio. Lukaku era decisamente in vantaggio rispetto all'altro possibile obiettivo, cioè Edin Dzeko della Roma. Particolare che poi sia stato proprio il bosniaco a far terminare la storia d'amore fra le parti.
Ausilio vede il Manchester United, nella persona di Ed Woodward, cercando di trovare l'accordo definitivo. Non lo farà subito, al netto delle tranche di pagamento, ma la cifra alla fine salirà intorno ai 75 milioni più bonus, scongiurando anche l'inserimento della Juventus che cercava un partner d'attacco per Cristiano Ronaldo. Lo United non concederà sconti, ma Steven Zhang aveva la potenza di fuoco per riuscire a comprare il centravanti. Un qualcosa di inimmaginabile per come il mondo si sia rivoltato in pochi anni.
Lukaku vincerà lo Scudetto, arriverà in finale di Europa League e di Champions League. In tre anni, insomma, tutto quello che poteva solamente immaginare. Peccato, poi, per come finirà: con la panchina a Dzeko a Istanbul, con un telefono staccato alla chiamata dell'Inter e il passaggio alla Roma. Chissà che non possa tornare a Milano a breve. Ma con un'altra maglia.