…con Roland Sallai
Gli apprezzamenti della Lazio, il pressing concreto del Bologna, il sondaggio del West Ham e le sirene arabe rispedite al mittente. Roland Sallai, protagonista con il Friburgo e capocannoniere della Nazionale Ungherese, è stato tra gli uomini mercato dell’estate. Tante le richieste e le proposte sul tavolo del suo entourage, richieste che inevitabilmente si ripresenteranno nel mercato di gennaio. Sallai intanto si gode il momento d’oro della sua Ungheria. “Quando vestiamo la maglia della Nazionale ci sono sempre tante emozioni, stiamo lottando per avvicinarci alla seconda qualificazione agli Europei, ciò dimostra la forza del nostro gruppo e passo dopo passo siamo fiduciosi che arriverà l’aritmetica certezza”, dice a TuttoMercatoWeb il jolly d’attacco del Friburgo.
Recentemente in Coppa ha fatto gol contro il West Ham, che su di lei aveva fatto un pensiero. Un gol dal sapore speciale?
“In estate c’è stato un forte interessamento che poi non ha avuto seguito. Dopodiché c’è stato il sorteggio di Europa League e ho visto che avremmo giocato contro il West Ham: li è scattato in me qualcosa in termini di motivazione, non tanto perché volevo mostrare cosa si erano persi, quanto perché volevo far vedere di poter stare a quel livello lì. Ci sono riuscito”.
Perché il trasferimento non si è concretizzato?
“Nel calcio si devono incastrare tante variabili, si sa. C’è stato un interesse, ma poi non si è concretizzato. Però le congratulazioni di Moyes, tecnico del West Ham, al termine della partita, mi hanno fatto piacere. Ad ogni modo non penso troppo al passato, bensì a preparare la partita contro il Bochum tra un paio di giorni”.
Quest’estate sembrava vicino al Bologna…
“Mi ha fatto piacere l’interesse concreto del Bologna, club storico e con tradizione. Tuttavia per spostarmi da Friburgo, con cui avevo appena conquistato la qualificazione all’Europa League, volevo una destinazione che mi garantisse la partecipazione alle competizioni europee”.
Poi il suo entourage (Gabriele La Manna, ndr) le ha portato un’offerta dall’Al-Ettifaq…
“Una proposta che ho ascoltato, ma ho scelto di continuare la mia carriera in Europa. Ho pensato che non fosse il momento giusto per andare in Arabia. Voglio continuare la scalata nel calcio europeo”.
A gennaio riapre il mercato…
“In questo momento non ci penso. Sono concentrato sulle partite da giocare. Poi vedremo cosa mi riserverà il futuro, nessuno sa ciò che accadrà, io penso a fare bene con il Friburgo e con la Nazionale”.
Era arrivato in Italia da potenziale talento, al Palermo. Quanto è cresciuto rispetto a qualche anno fa?
“A Palermo ho vissuto la prima esperienza nel calcio vero e ho assaporato il vero significato della competizione. È stata una palestra di vita, abbiamo cambiato tanti allenatori nel giro di pochi mesi. Ho cercato di trarre il meglio da ogni allenatore, soprattutto da Roberto De Zerbi: uno dei migliori allenatori in Europa, mi ha insegnato molto e non a caso lo definiscono il ‘nuovo Guardiola’. E quando posso cerco di rimanere informato sui risultati del Palermo”.