Piacenza, l'avv. di Bentivoglio: "Niente polemiche, ma spiace si badi a fatti di 15 anni fa"
Una giornata che ha rasentato l'assurdo quella vissuta martedì dal Piacenza, che in 24 ore ha cambiato tre allenatori. I fatti sono noti: il club aveva esonerato il secondo tecnico della stagione, Carmine Parlato, e nominato Simone Bentivoglio come neo mister, suscitando la sommossa della tifoseria biancorossa che, "scomodando" Carlo Gervasoni, aveva sapere di non gradire il nuovo allenatore e di disertare tutte le gare della squadra da quel momento in avanti, sia in casa che in trasferta; ecco quindi nella serata l'addio tra le parti.
L'astio nasce dal caos calcioscommesse risalente alla stagione 2010-2011, quando l'ex Piacenza Carlo Gervasoni, durante un interrogatorio, fece i nomi di Andrea Masiello, Daniele Padelli, Alessandro Parisi, Marco Rossi e Simone Bentivoglio per la presunta combine della gara tra Palermo e Bari del 7 maggio 2011; per Bentivoglio vengono richiesti 3 anni e 6 mesi di squalifica, ridotta poi a 13 mesi tramite patteggiamento.
In merito alla vicenda, è intervenuto il legale del tecnico, l'Avvocato Gianmaria Daminato, con una lettera aperta che di seguito riportiamo:
"La decisione assunta da parte della dirigenza del Piacenza Calcio va rispettata. Tuttavia è particolarmente spiacevole per il mio assistito ricevere una comunicazione di esonero per ragioni che nulla hanno a che fare con aspetti di natura tecnica. La tifoseria ha espresso il proprio disappunto rispetto alla scelta di affidare la guida della squadra a mister Bentivoglio ed in ragione di ciò la società è tornata sui propri passi a sole otto ore di distanza. Non è intenzione del mio assistito creare ulteriori polemiche o alzare i toni di una vicenda che lo sta danneggiando professionalmente ed umanamente. Abbiamo appreso che le ragioni in base alle quali la tifoseria avrebbe manifestato la propria avversione rispetto all’ incarico conferito a Simone Bentivoglio sarebbe relativa a fatti avvenimenti nella stagione 2010-2011. Parliamo di una vicenda di 15 anni fa per la quale Simone Bentivoglio non ha ricevuto alcuna contestazione in ordine alla commissione di condotte finalizzate alla alterazione del risultato di gare sportive. Il mio assistito all’epoca venne tirato in ballo da dichiarazioni rese dall’ex Calciatore Carlo Gervasoni, il quale peraltro coinvolse altri calciatori dell’epoca. L’indagine dimostrò la totale estraneità ai fatti di Simone Bentivoglio il quale non fu sottoposto ad alcun procedimento penale. Anche In ambito di giustizia sportiva venne chiarito che Bentivoglio non aveva scommesso su partite ne’ tantomeno alterato il risultato delle stesse. All’epoca dei fatti a Simone Bentivoglio venne contestata una mera omessa denuncia per la quale venne concordata una sanzione. La sanzione è stata scontata, Bentivoglio ha continuato la sua carriera sia come giocatore che successivamente come allenatore, conseguentemente è del tutto evidente che essere esonerato per questioni di tale natura, oltre a rammaricarci, costituisce un danno ingiusto al percorso professionale del mio assistito".