Rashford era quello giusto, ringrazia l'Aston Villa. Il Milan gli ha preferito Walker e Joao Felix

Domenica pomeriggio l'attaccante inglese Marcus Rashford ha trovato i suoi primi due gol con la maglia dell'Aston Villa. L'ha fatto in una gara di FA Cup contro il Preston North End, dopo quattro assist decisivi sparsi qua e là. Per il calciatore di proprietà del Manchester United è stata la chiusura perfetta di un mese di marzo che l'ha visto ritrovare a un anno di distanza anche la maglia dell'Inghilterra. Quella casacca che s'era persa tra i fumi di Manchester e che è stata rimessa a lucido in quel di Birmingham. In una società che nell'ultima finestra di calciomercato ha prima aspettato che tutte le prime scelte si defilassero, una dopo l'altra. E poi ha chiuso l'operazione poco prima del gong finale.

A vedere un Rashord così c'è da chiedersi perché il Milan non abbia chiuso l'operazione. L'ha avuto virtualmente in pugno almeno per almeno un paio di settimane, ha anche incontrato in sede il suo fratello-procuratore, ma poi alla fine ha preferito destinare lo slot da extracomunitario a Kyle Walker e ripiegare in attacco su Joao Felix. Portoghese che è sì comunitario, ma non s'è certamente rivelato più economico.

Rashford in queste ore sta facendo discutere anche a Manchester. Ieri in conferenza stampa del suo allontanamento è stato nuovamente chiesto anche all'allenatore dello United Ruben Amorim. "Abbiamo molte partite da giocare e io sono concentrato sulla mia squadra e sui miei giocatori. Rashford non è il mio giocatore al momento, ma ogni giocatore che si comporta bene in prestito è una buona notizia per il mio club, quindi siamo felici di questo", ha detto il manager portoghese che probabilmente ha già cambiato idea dopo averlo ufficialmente scaricato lo scorso dicembre e che in estate avrà una nuova chance. Per il Milan invece il treno è definitivamente passato. Ed è un peccato: era lui il giocatore giusto da prendere a gennaio.