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Padova, Mirabelli: "Mi contestano dopo il lavoro che abbiamo fatto, non capisco il perché"

Padova, Mirabelli: "Mi contestano dopo il lavoro che abbiamo fatto, non capisco il perché" TUTTO mercato WEB
martedì 3 settembre 2024, 15:34Serie C
di Daniel Uccellieri

Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Padova, è stato intervistato da Il Gazzettini. Tanti i temi toccati, si parte del mercato: "Avevamo in mente le cose da fare tenendo conto che già era stato fatto un mercato importante a gennaio anche in previsione futura, dopodiché ritenevamo che questa fosse una rosa di valore che l’anno scorso è arrivata seconda con la migliore difesa e ha perso in maniera rocambolesca la finale di Coppa Italia: dovevamo perciò puntellarla sempre in base alle nostre possibilità. Il nostro vero mercato è stato trattenere i tanti giocatori richiesti: siamo abbastanza soddisfatti di avere consegnato al mister una rosa importante e ampia con ventuno titolari.

Donnarumma? Gli avevo proposto di chiudere la carriera qui con un triennale perché si è comportato bene con noi, ma con l’obbligo di fare da chioccia a Fortin: in quel momento aveva voglia di giocare e mi ha detto di no, ma siamo rimasti in rapporti giusti dato che gli abbiamo dato tanto e lui ci ha restituito tantissimo. Andreoletti? Sicuramente farà parlare di sé nei prossimi anni perché è un grande conoscitore di calcio e ha idee brillanti: il nostro augurio è che le sue idee possano sposarsi bene con questa squadra. Speravamo in questo inizio, non vuole dire nulla ma partire bene è molto importante per noi e non ci dobbiamo fermare.

"La contestazione? Oltre a dispiacermi tantissimo non ne vedo i motivi. A me piace che le persone facciano le giuste analisi e poi le giuste considerazioni: se c’è da applaudire si applaude, se c’è da contestare si contesta. Io e la società conosciamo la situazione che avevamo quando ci siamo messi insieme e come dovevamo riportarla in equilibrio. Tutto quello che abbiamo incassato dalle cessioni non è stato reinvestito ma è servito per riordinare i conti e al tempo stesso avevamo l’obbligo di tenere una squadra competitiva con rivali, ripeto, che in più di noi hanno blasone, budget, tifosi allo stadio e uno stadio. Se dopo il lavoro che abbiamo fatto c’è contestazione, non so cosa dire. Mi dispiace e mi piacerebbe capire il perché".

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