L'ex Pontedera Paudice: "Aspetto un progetto che mi faccia affermare in Serie C"
Nel corso della diretta odierna di A Tutta C, trasmissione targata TMW Radio e dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto l'attaccante Luca Paudice, ora svincolato dopo aver risolto il contratto con il Pontedera. Squadra con la quale ha comunque svolto il ritiro estivo: "Mi sono sempre allenato durante l'estate, ma ho preferito poi risolvere il contratto per poter valutare quale possa essere la miglior soluzione per il mio futuro".
Il tuo nome era stato accostato recentemente alla Casertana, che ieri ha però optato per Asencio. Che progetto cerchi?
“Sto cercando una piazza importante, non tanto per la piazza in sé quanto per il mio percorso, perché devo ancora affermarmi in categoria. Dopo tre anni in Serie C ho capito molte più cose, mi sento maturato, ma posso ancora dimostrare quanto valgo. Certo, una piazza come Mantova mi ha formato davvero molto, è stata forse l'esperienza per me a ora più significativa".
A proposito del Mantova, ti aspettavi di vederlo in Serie B dopo una stagione comunque dominata?
“Onestamente non mi aspettavo un exploit del genere da parte dei virgiliani, ma il presidente e il direttore avevano preso giocatori forti: vedendoli giocare mi sono reso conto che meritavano davvero la promozione. Poi si è vista molto la mano di Possanzini, un tecnico molto capace: in categoria, in pochi applicano quei principi di gioco li. è stato bello da vedere".
Tornando invece alla stagione corrente, cosa possiamo aspettarci da Renate e Pontedera?
“Il Pontedera ha allestito una squadra abbastanza giovane, ma sono forti e hanno ragazzi di valore: il mister poi è bravo, credo che alla lunga andranno avanti. Il Renate invece è ripartito un po' da zero, cambiando molto della squadra, ma hanno iniziato bene, e sono certo che l'ambiente potrà aiutare la squadra come ha sempre fatto”.
Da giovane quale sei, come vedi le squadre Under 23 in Serie C?
“Sono contento che ci siano le seconde squadre, perché in Italia si devono valorizzare di più i giovani, visto che siamo un po’ indietro rispetto alle altre nazioni sotto questo aspetto. Di giovani forti in Italia ce ne sono tanti, è bene che possano giocare in un campionato ostico come la Serie C".