Capuano: "Io mai in Serie A e B? Sono sempre stato considerato ingestibile"
Ezio Capuano, ex allenatore del Foggia poche settimane fa, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere della Sera. Tra gli argomenti affrontati la morte dei tre giovani tifosi dei Satanelli lo scorso 13 ottobre: “Penso alla morte di questi tre ragazzi. Non c'è stato minuto di raccoglimento, la gara non è stata rinviata perché era programmata sul canale 201 di Sky.
Da qui deriva la scelta di rinunciare a un contratto. Ho visto il padre di uno dei ragazzi morti, che ha portato un mazzo di fiori per il figlio sul campo di Potenza. Era un uomo distrutto dentro e non mi sono arreso, ma mi sono sentito colpevole nell'animo essendo padre di figli. Il giorno dopo, anche alla luce di situazioni che non ho condiviso, sono andato via".
"Io mai in Serie A e B? È perché sono sempre stato considerato ingestibile - ha spiegato -. In realtà ho allenato in serie A in Belgio, all'Eupen, salvo entrare in rotta con la società perché preferivo schierare Espinal e non un giocatore pagato molto di più. Sono stato vicino ad allenare l’Empoli in B e la Salernitana mi aveva praticamente preso, con tanto di presentazione del presidente Aliberti. Poi il direttore Longo, qualche settimana dopo, ufficializzò Pioli. Ma cosa significa gestibile? Se vuol dire essere offeso nella dignità di uomo, preferisco essere ingestibile a vita. Al contrario, se essere ingestibili è sinonimo di coerenza, meglio essere così. Nel calcio sono tutti yesman. Ma mi trovi un allenatore che in Europa per 35 anni non è mai stato fermo. Eziolino Capuano non ha mai saltato una stagione".