Benevento, Vigorito: "In alcune piazze i play off sono un sogno. Qui pare che siamo ultimi"

“In alcune piazze raggiungere i play off è quasi un sogno, qui invece sembra che stiamo parlando da ultimi in classifica”. Si toglie subito un sassolino dalla scarpa il presidente del Benevento Oreste Vigorito nella conferenza stampa tenuta questo pomeriggio per fare il punto sulla stagione: “Sono più preoccupato per il futuro che per il presente e mi auguro che con l’aiuto di tutti possa arrivare un finale di campionato prolungato. - prosegue Vigorito come riporta CalcioBenevento.it - Quando abbiamo finito la gara col Cerignola, abbiamo scontentato tre tifoserie. Quella dei pugliesi che mi ha insegnato parole che non conoscevo, quella di Avellino che mi ha ringraziato, ma si è anche lamentata perché abbiamo provato a vincere con loro e una parte dei tifosi del Benevento che hanno immaginato fosse una cospirazione atta a far salire l’Avellino. A loro voglio dire solo una cosa, noi siamo andati in A e loro erano in C, se avessi avuto questi poteri li avrei spesi per il Benevento, non certo per l'Avellino".
Il presidente giallorosso poi prosegue: “Forse c’è un problema di differenza d’età, ma non devo rendere conto a nessuno circa la mia presenza o assenza negli spogliatoio. Non è una mancanza di rispetto snobbare una squadra o l'azienda, ma qualcuno il rispetto non lo conosce. Le mie aziende sono composte da persone che pago affinché mi diano delle soluzioni, non credo che chi sta fuori dal Benevento abbia la verità in tasca ma credo che ce l'abbia chi fa questo lavoro e che io cerco di ascoltare”.
Spazio poi alla squadra e al mercato passato: “Avevo paura che saremmo partiti col passo lento, ma dopo 19 partite eravamo primi, col miglior attacco e la seconda miglior difesa, potevo pensare di aver sbagliato? Tutti dicevano che in giro non c'erano calciatori più bravi dei nostri. - conclude il presidente Vigorito – A gennaio dovevamo prendere un centrale difensivo perché avevamo delle difficoltà, ma per un giocatore da 60mila euro ce ne hanno chiesti due milioni. Non abbiamo fatto certe operazioni non per risparmiare soldi, ma perché persone che hanno una storia nel calcio mi hanno detto che si poteva andare avanti così”.
