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Salernitana, è caos: Brera non dà garanzie, ma Iervolino vuole cedere. Stop al mercato

Salernitana, è caos: Brera non dà garanzie, ma Iervolino vuole cedere. Stop al mercatoTUTTO mercato WEB
Danilo Iervolino
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
domenica 30 giugno 2024, 07:15Serie B
di Luca Esposito

Una situazione del tutto anomala, una programmazione sportiva che partirà con notevole ritardo e un direttore sportivo che sta provando a chiudere operazioni di mercato senza poter trasformare chiacchierate informali in trattative vere e proprie a causa della totale incertezza sul futuro societario. A Salerno, dopo aver sognato addirittura l'Europa in virtù delle promesse di Iervolino, si rischia davvero un ridimensionamento totale per le titubanze di una proprietà desiderosa di cedere e di uscire di scena, ma che non riesce a trovare acquirenti in grado di soddisfare le richieste. L'ultimo capitolo della telenovela di giugno si può sintetizzare così: la Brera Holdings non ha presentato le garanzie necessarie entro il termine ultimo fissato per le 20 di ieri, ma Iervolino ha chiesto ai legali e all'amministratore delegato Maurizio Milan di prolungare fino a domani sera la possibilità di formulare l'offerta vincolante utile a sottoscrivere l'accordo preliminare. Di fatto, il suddetto fondo americano ha preso tempo ribadendo la volontà di pagare a rate l'acquisto della Salernitana (25 milioni in 5 anni) accettando il piano finanziario prospettato da Milan che prevede la cessione di quasi tutti i giocatori di proprietà per mettere a posto il bilancio e basare il prossimo calciomercato sull'autosostenibilità al netto di un paracadute che, da solo, sarebbe sufficiente per coprire il monte ingaggi. "Non ci sono garanzie, la Brera Holdings doveva inviare una documentazione integrativa che non è mai arrivata. Ma Iervolino vuole cedere" assicurano professionisti vicinissimi al patron che, pur non potendo uscire allo scoperto causa rigido patto di riservatezza, nella tarda serata di ieri hanno fornito qualche indicazione alla stampa.

La tifoseria è spiazzata, arrabbiata, delusa. C'è chi invoca una contestazione civile, ma seria e utile a lanciare un segnale. Chi invita l'amministrazione comunale, capitanata dal Sindaco Vincenzo Napoli, ad intervenire per capire in quale direzione stia andando. Chi teme finanche il doppio salto all'indietro stile Spal e Crotone o le dimissioni del duo Petrachi-Sottil. Al momento non è un pericolo imminente, tuttavia tra sei giorni ci saranno visite mediche e partenza per il ritiro di Rivisondoli e, di fatto, la Salernitana è impossibilitata a muoversi sul mercato, vincolata da un budget più basso rispetto alle potenziali dirette concorrenti e dal punto interrogativo sugli obiettivi e sul nome del futuro presidente. E intanto slitta ancora la conferenza di presentazione di direttore sportivo e allenatore, del resto cosa potrebbero mai dire rispetto ai tanti quesiti di una piazza che, in passato, si è mostrata intollerante nei confronti di una società vincente mentre oggi assiste a tutto questo limitandosi a uno striscione esposto quindici giorni fa? La logica conseguenza è lo stop di alcune trattative intavolate da tempo. Vandeputte, in realtà mai vicino alla firma, ora viaggia in direzione Cremona. Per Tutino occorrerà accelerare e mettere sul tavolo almeno 4 milioni per il Cosenza e uno per l'attaccante, reduce da una super stagione con la maglia rossoblu. C'è poi Coda, proposto dal Genoa nell'ambito di uno scambio con Maggiore ma richiesto da mezza serie B: Modena e Cremonese, in particolare, fanno sul serio e anche il Bari avrebbe chiesto informazioni. Sondaggio per Aramu, fantasista a caccia di riscatto dopo un paio di stagioni sfortunate ma che, se in forma, può costituire un valore aggiunto.

Vale lo stesso discorso fatto prima: o si accelera o si resta fermi al palo. Fazio, cui contratto scade oggi, lancia invece segnali chiari. Si sta allenando in provincia di Salerno, ha deciso di trascorrere le vacanze in Cilento per rispondere presente ad una eventuale chiamata (ha già lavorato con Petrachi a Roma), è disposto a dimezzare lo stipendio pur di restare in granata anche per motivi strettamente familiari. Punto interrogativo, invece, su Gyomber: la rescissione non è imminente, ma non è soluzione da escludere se il club rifiutasse il rinnovo contrattuale che è conditio sine qua non per indossare la casacca granata per la quinta stagione di fila. Kastanos dovrebbe andare al Verona, Candreva oggi sarà "liberato" pagando una penale da 400mila euro, Iannoni è tutto del Perugia, vanno collocati altrove Sambia, Bradaric, Pirola, Lovato, Bronn, Daniliuc, Coulibaly, Valencia, Mikael, Simy, Ikwuemesi, Stewart, Sepe, Bonazzoli, Dia e Tchaouna. Di fatto, tra meno di una settimana, si partirà per il ritiro con tanti dubbi sul fronte societario, una ventina di giocatori con la valigia pronta e una tifoseria del tutto insoddisfatta e che certo non sottoscriverà in massa gli abbonamenti.

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