Salernitana, con Petrachi risparmiati già 8 milioni. Tanti soldi dalle cessioni
"Quando ho accettato la proposta della Salernitana, ero perfettamente consapevole che ci sarebbero state delle difficoltà. Il diktat del presidente è chiaro: bisogna prima cedere, alleggerire il monte ingaggi e bonificare uno spogliatoio reduce da una retrocessione. Quando non ci sono tanti soldi sul tavolo, dobbiamo essere bravi a compensare con la forza delle idee. Anche a costo di pescare calciatori dalle categorie inferiori. Sono sicuro che, alla lunga, allestiremo una buona rosa e che, nel giro di 2-3 anni, proveremo a riportare la tifoseria dove merita di stare". Fu estremamente chiaro e diretto il direttore sportivo Gianluca Petrachi nel giorno della sua presentazione, quando era palese che fosse in atto un ridimensionamento totale e in contrapposizione con la tante promesse fatte dalla proprietà. All'epoca era appena sfumata la trattativa con la Brera Holdings e Iervolino confermò la volontà di cedere e di volersi dimettere dall'incarico di presidente. Oggi lo scenario non è cambiato, eppure il ds è riuscito già a garantire un certo bottino al sodalizio campano. A partire dal tesoretto derivante dalle cessioni: tra Tchaouna (5 milioni), Pirola (3,5), Kastanos (1,2 a fine stagione, c'è un obbligo di riscatto al verificarsi di condizioni assai probabili), Ikwuemesi (1.9 milioni), Bonazzoli (500mila euro) e Iannoni (400mila euro), ci sarebbe già da ora la possibilità di rinforzarsi con gente di categoria.
Almeno otto milioni di euro lordi risparmiati, invece, per gli ingaggi. Merito delle rescissioni con Gyomber, Mikael e Candreva e delle partenze di cui parlavamo in precedenza. Il solo Bonazzoli avrebbe dovuto guadagnare 5,8 milioni di euro lordi fino a giugno del 2026, una cifra ritenuta spropositata dalla società e che l'anno scorso fu pagata per la metà favorendo una diretta concorrente come il Verona. Nei prossimi giorni potrebbero essere ufficializzate altre operazioni in uscita. Lassana Coulibaly piace a Empoli e Cagliari, ma la Salernitana vuole ricavare cash senza contropartite. Maggiore è nel mirino delle medesime società e anche del Genoa, Il Sassuolo ha chiesto informazioni su Lovato che, però, ha uno stipendio importante ed è reduce da tre stagioni negative. Mamadou Coulibaly non sembra rientrare nei piani di Martusciello e si sta cercando una sistemazione in cadetteria, Bradaric era seguito da Parma e Udinese ma non c'è stato ancora nessun contatto concreto. Si proverà a rescindere sia con Simy, sia con Sambia mentre potrebbero restare Fiorillo, Sepe, Legowski e i giovani Di Vico, Sfait e Guccione. Iervolino, invece, andrà ancora in prestito in Lega Pro. Punto interrogativo su Valencia e Bronn, Daniliuc viene valutato 5 milioni di euro e ha estimatori all'estero. E poi la solita grana Dia. In Spagna assicurano che il Villareal lo riporterebbe volentieri a casa, anche il Girone avrebbe chiesto informazioni. La pista Lazio si è notevolmente raffreddata così come quella Bologna, il sogno del centravanti è quello di giocare in Premier ma mancano offerte interessanti. La sensazione è che giocherà le primissime gare ufficiali per poi trovare sistemazione nelle ultime ore di mercato?
E in entrata? Fino a questo momento tanti giovani a basso costo o calciatori arrivati da categorie inferiori. Amatucci, Tongya, Dalmonte, Kallon, Gentile e Njoh non sono nomi che fanno fare i salti di gioia alla piazza, con questa rosa si deve puntare anzitutto alla salvezza. Domani invece potrebbe arrivare la fumata bianca per Ghiglione, in casa Cremonese occhi anche su Falletti che è quel trequartista che potrebbe sostituire Kastanos. I grigiorossi chiedono soldi. A questa squadra, però, mancano tanti tasselli: tre difensori centrali (uno dovrebbe essere il giovane Tijs Velthuis), un terzino sinistro, almeno tre centrocampisti, due esterni offensivi (anche perchè Dalmonte e Tongya sono infortunati e salteranno 4-5 gare ufficiali) e tre attaccanti. Insomma, un'autentica rivoluzione da fare con budget limitato, lista over quasi intasata, una società che vuole lasciare e un bilancio da salvaguardare.
Per quanto riguarda la questione societaria, Iervolino è ad un passo dalle dimissioni. Al suo posto dovrebbe subentrare Roberto Busso, esponente della Gabetti Sport che ha avuto il compito di formare un temporary management e organizzare iniziative di marketing su tutto il territorio. Ferdinando Elefante dovrebbe essere il direttore generale, incarico che era stato verbalmente affidato a Colantuono che invece resta come responsabile del settore giovanile. In bilico la figura del segretario Dibrogni, Milan si occuperà dell'area amministrativa mentre il vice presidente Petrucci e l'avvocato Fimmanò si sono defilati da tempo. Al momento non ci sono offerte concrete per rilevare la società. Si era parlato di un imprenditore con interessi lavorativi a Dubai e di un gruppo di professionisti romani: chiacchierate informali, si attende ok per la due diligence. La sensazione è che sono situazioni lunghe, che certo non si sbloccheranno in pochi giorni. E intanto i tifosi sono spaesati e delusi, sebbene la risposta in termini di abbonamenti sottoscritti sia positiva: quasi 3200 carnet già venduti, con i gruppi ultras e i club che dovrebbero rinnovare l'atto di fede pur con uno strappo evidente con la proprietà. Ad ora è necessario che la gente di Salerno si abitui all'idea che, almeno sulla carta, l'obiettivo è quello di non retrocedere.