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Rinaudo saluta il Palermo: “Orgoglioso del lavoro fatto, ora pronto a ripartire”

Rinaudo saluta il Palermo: “Orgoglioso del lavoro fatto, ora pronto a ripartire”TUTTO mercato WEB
lunedì 1 luglio 2024, 11:19Serie B
di Alessio Alaimo

Da oggi Leandro Rinaudo non è più il direttore sportivo del Palermo. Il dirigente - in attesa di ricominciare da un nuovo progetto - ha ripercorso le tappe della sua esperienza in rosanero in una conferenza stampa organizzata presso il centro sportivo R2 Sports di Bagheria (Palermo). “Sono orgoglioso di aver fatto quest’esperienza con il Palermo, ho giocato con questa maglia, fatto il responsabile del settore giovanile e direttore della prima squadra. Devo ringraziare Dario Mirri per la possibilità che mi ha dato di tornare al Palermo, quando mi ha chiamato era la prima volta che mi accostavo alla Serie D e venivo dalla Serie B: quella chiamata ha suscitato in me qualcosa di importante, volevo dare qualcosa a questi colori di cui sono tifoso. Dico grazie al City Football Group per la possibilità che mi ha dato con la prima squadra e sono orgoglioso del lavoro di ricostruzione fatto con il settore giovanile che ha poi proseguito Bogdani”, dice il direttore sportivo palermitano. “In questi anni ho parlato poco per la politica societaria, mi sono allineato alle linee guida del club. Ma le responsabilità le ho sempre prese. Non ci ho messo la faccia pubblicamente durante le stagioni perché la linea della proprietà era questa e - prosegue Rinaudo - mi sono adattato”.

In che maniera entrava nei processi decisionali?
“Nel City Football Group vige il principio della condivisione. Ho avuto il mio spazio e mi sono relazionato con agenti e colleghi, quando si condivide un lavoro però è chiaro che le decisioni si prendono in maniera collegiale. Questa esperienza mi ha completato: dopo le opportunità con i club italiani ho avuto la possibilità di crescere professionale. Ho imparato l’inglese e mi sento più completo”.

Ha qualche rammarico?
“Il mio sogno era quello di portare in Serie A il Palermo da dirigente dopo il mio percorso da calciatore. Il primo anno l’obiettivo era la salvezza e siamo arrivati ottavi, l’anno scorso si è alzata l’asticella e siamo partiti bene, poi abbiamo avuto degli alti e bassi ma la B è un campionato molto impegnativo e l’obiettivo era quello di essere competitivi: siamo arrivati alla semifinale playoff. Ho supportato sia Corini che Mignani quando sedevano sulla panchina del Palermo erano il bene della squadra e dunque meritavano il mio appoggio. A volte sentivo i miei familiari che magari ascoltavano qualche critica ma io mi sono sempre esaltato perché Palermo ti da grande felicità: nessuno parli di pressione; giocare davanti a trentamila persone è meraviglioso”.

Il lavoro è stato condiviso con Gardini e Bigon: perché paga soltanto Rinaudo?
“Perché è il calcio. Non sono il primo e non sarò l’ultimo. Quando fai questo lavoro la mente è rivolta a quello che fai. Ma guardo il bicchiere mezzo pieno: questa esperienza mi ha dato la possibilità di aggiornarmi e capire tante dinamiche. Gardini e Bigon sono dirigenti esperti, se hanno fatto questa scelta la accetto con la massima serenità. Guardo il lato positivo”.

Rimpianti di mercato?
“Avrei voluto prendere Coda, eravamo abbastanza avanti con l’agente. E a gennaio Verde dello Spezia: era quel giocatore che a Palermo poteva esaltarsi”.

Dionisi è stato individuato come allenatore ideale - ed era in ballottaggio con Zanetti - prima rispetto al direttore sportivo De Sanctis perché erano stati vagliati nel frattempo altri profili dirigenziali tra cui Petrachi .
“La scelta di Bigon e Gardini è stata intelligente. Dionisi è un allenatore importante, può rappresentare bene il City Football Group. Sono due dirigenti importanti. Per quanto riguarda il nuovo ds, individuato dopo l’allenatore, il calcio sta cambiando. E come detto questa possibilità mi ha dato l’opportunità di crescere e capire nuove dinamiche”.

Ha avuto dei contatti per tornare in pista?
“Ho parlato con tre club di Serie B. Ma ho preferito aspettare. Voglio trovare la soluzione giusta per potermi esprimere. Utilizzerò questo periodo di pausa per potermi aggiornare professionalmente e tessere le relazioni che ho creato”.

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