Reggiana, Viali: "In linea con gli obiettivi. La formazione tipo non esiste, siamo camaleontici"

“Il reintegro di Pettinari e Kabashi è abbastanza relativo visto che hanno sempre condiviso la quotidianità coi compagni e con me. Chiaramente hanno lavorato a parte per un po' di tempo e la loro condizione non è ottimale. All’inizio della stagione non volevo che si creasse questa situazione con 28 giocatori a disposizione perché non si possono formare delle differenze all’interno del gruppo e sappiamo già che cinque di questi ragazzi non potranno prendere parte alla gara". Il tecnico della Reggiana William Viali parla così in conferenza stampa tornando sul reintegro dei due calciatori che erano rimasti ai margini fin dall’estate: “Il problema è una questione numerica, ma i ragazzi sanno che ci vuole intelligenza. Non si può abbassare il livello e non si può fare come all’asilo, giocando un po’ per uno. Bisogna essere elastici e intelligenti“.

Spazio poi al percorso fatto finora dai granata: “Non è giusto dire che il bottino ci soddisfa, perché potevamo fare di più, però per quello che è il nostro obiettivo siamo in carreggiata con i play off a due punti e un punto di vantaggio sui play out. Rispetto ad altre squadre che vengono maggiormente enfatizzate, noi qui stiamo vedendo le cose in maniera più scura, ma ci troviamo in una buona posizione. - prosegue Viali come riporta Tuttoreggiana.com - Il percorso è stato un po' altalenante, forse per via del precampionato burrascoso. Nelle prime quattro partite si è vista più qualità, poi dopo la prima pausa non abbiamo cambiato nulla, ma ci siamo trovati a gestire alcune situazioni. L’unica partita che considero brutta però è quella contro la Salernitana e i ragazzi lo sanno. Il percorso, anche in base ai numeri, è corretto. Il problema sono i punti in classifica, dobbiamo sicuramente fare il salto di qualità“.

Viali poi si sofferma sul momento dell’attacco: “Ho la necessità di accelerare l’inserimento di Girma perché avevamo perso la qualità e i guizzi offensivi, e lui è quel tipo di giocatore che può cambiare tutto con una giocata. Maggio invece si vedeva che era in flessione, mentre Okwonkwo non e riuscito a trovare continuità come i compagni, ma nelle ultime due gare mi ha dato altre risposte. - conclude il tecnico – Alcuni giocatori hanno giocato tante partite, quasi tutte, ma parliamo di non più di 8 o nove, dobbiamo entrare nell’ottica che io farò sempre giocare una squadra che rispecchi le mie idee, che si adatti all’avversario e alle condizioni. Non ci sarà una formazione fissa, saremo una squadra camaleontica, che si adatta e utilizza tutte le risorse a disposizione. Rispetto a dieci anni fa è cambiato tutto, anche la gestione della rosa. Prima c’era più continuità, ma oggi devi avere più variabili“.