Maita: "Un sogno la Serie A col Bari. La cicatrice dell'11 giugno mi ha cambiato la vita"
"Forse una questione mentale, quella cicatrice mi ha cambiato la vita, la Serie A non l'ho mai fatta, sarebbe stato un sogno arrivarci con il Bari". Il centrocampista Mattia Maita torna con la mente alla notte dell'11 giugno, quella della finale dei play off persa all'ultimo secondo contro il Cagliari, e guarda ai prossimi obiettivi sottolineando il profondo legame con la piazza barese: "Conoscete tutti la mia volontà di rimanere con questa maglia nonostante la batosta dell’anno scorso. Per me Bari è tanta roba, è un punto d'arrivo. Giocare qui non è facile, perché chiunque pretende il massimo, però ti rende veramente orgoglioso. - continua Maita a RadioBari - Entrare al San Nicola davanti a così tanti tifosi, non tutte le squadre te lo concedono. Per me è un orgoglio e sono contento di far parte di questa famiglia".
Maita parla poi delle difficoltà attuali e del girone di ritorno: "Quest'anno per più motivi non sono riuscito ad esprimermi come volevo. Sto cercando di mettercela tutta e già dalla partita con lo Spezia credo di star dando bene il mio contributo alla squadra. - prosegue il centrocampista - Il girone di ritorno è un altro campionato. Bisogna fare punti ogni settimana e bisogna essere concreti. Poi alla fine dell'anno vedremo dove arriviamo. Ora cerchiamo di continuare su questa strada, di essere aggressivi, andare a prendere gli avversari in avanti e di concludere più in porta".
Poi una battuta finale sui compagni di squadra: "Kallon è un giocatore brevilineo di grande abilità nell'1vs1 e rapidità. A me non è dispiaciuto per nulla, per me è un gran bel giocatore. Speriamo faccia qualche gol, sarebbe comodo. Edjouma è un giocatore particolare per il calcio italiano, andava aspettato. Noi gli siamo stati sempre vicino, adesso potrà dimostrare il suo valore".