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Lecco, Malgrati: "Non sono Gesù e non faccio miracoli. Ma non voglio musini e gestacci"

Lecco, Malgrati: "Non sono Gesù e non faccio miracoli. Ma non voglio musini e gestacci"TUTTO mercato WEB
venerdì 5 aprile 2024, 13:49Serie B
di Claudia Marrone

Prima vera conferenza stampa di mister Andrea Malgrati, tornato al Lecco stavolta da primo allenatore (con un deroga speciale della FIGC) e oggi presentatosi alla stampa, anche per parlare del delicato incontro che attende la formazione bluceleste: alle porte, in occasione di questa imminente 32ª giornata del campionato di Serie B (QUI il programma completo), c'è lo Spezia. Uno scontro salvezza a tutti gli effetti, con in palio punti pesantissimi.

Come si legge su leccochannelnews.it, queste le parole dell'allenatore, che ha parlato di come è avvenuto il suo ritorno: "Mi sono confrontato con il presidente e con mister Foschi, avevamo già espresso la volontà di non collaborare più insieme; ci sono stati momenti bellissimi, ma i rapporti lavorativi s’interrompono: il presidente ha insistito e ci siamo confrontati in una telefonata a tre, ognuno ha proseguito per la propria strada e ora sono qua. Anche con Bonazzoli, prima, abbiamo avuto un confronto. Non sono più come prima, bisogna avere un rapporto stretto con i giocatori e moltissimo confronto, come ho sempre avuto con Fracchiolla: è stato un rapporto lavorativo importante, ci sono state delle divergenze che ho espresso a lui e alla società quando ero insieme a Emiliano. Non so se torneremo a lavorare insieme".

Andando invece alla squadra: "Il primo giorno mi aspettavo di trovare quella condizione, se siamo arrivati a questo punto è colpa di tutti. Sapevo di trovare una situazione così, ci sono passato da calciatore e non è facile intervenire in questi momenti. Si può toccare l’aspetto mentale, si è passati da un tipo di calcio a uno completamente diverso, preparazione compresa: il dato di fatto è che c’è una situazione in cui si sta ricambiando qualcosa di non facile da cambiare. Oggi siamo stati maggiormente in campo a parlare dell’aspetto tattico, sono state cambiate delle cose rispetto alla gestione Bonazzoli: la cosa più importante è legata al rispetto per la passione dei tifosi, che non passa da vittorie e sconfitte; le persone spendono soldi e tempi, il rispetto passa dal lavoro e questo concetto lo voglio far passare ai ragazzi. A tal proposito sto introducendo una nuova persona nello staff, un “preparatore del cervello” (Nicola Bonfiglio, ndr), e in passato ho anche chiesto di fare degli allenamenti a porte aperte: esternamente, quando non vedi e non sai, si creano delle incongruenze, ma io voglio essere limpido e reputo questo aspetto fondamentale".

Andando quindi alla squadra: "Ho tanti dubbi. Non c’è tempo per musini e “voglio giocare io”, non accetto gesti che vadano contro il gruppo o il mettere davanti l'”io”: siamo in tanti. Qualcuno si nasconderà? Mi faranno un favore, se non posso fare affidamento non mi porto un giocatore. Non accetto di vedere giocatori che non vogliono giocare a calcio, devono volere la palla perché altrimenti è un grosso problema: voglio vedere gente che sbaglia, ma soprattutto che fa. li indisponibili? Louakima, Smaijlovic, Ierardi, Listkowski ha recuperato. 4-3-3? Sulla carta sì, poi vedremo l’interpretazione che fa la differenza. Io le voglio vincere tutte: non sono Gesù e non faccio i miracoli, per me è una grande vetrina e lo deve diventare anche per i ragazzi. I nostri percorsi sono legati e cercherò di farli esprimere nel migliore dei modi".

In conclusione, viene chiesto se c'è una sorta di pianificazione per la prossima stagione: "Non ne abbiamo ancora parlato, ho seguito le cose successe ma non sputerò mai nel piatto in cui ho mangiato: nessuno toglierà al presidente l’aver portato una squadra dalla Serie D alla Serie B, un percorso del genere è quasi impensabile per tutti in Italia. Certo, ci sono delle cose che fa e dice… Anche lui ha ammesso che gli si tappa la vena, ma è fatto così: dà fastidio, è sempre un discorso di mancata comunicazione. Lui ha provato a farci una sfuriata a +20 sulla seconda in classifica. Non va scusato o che, ma io devo guardare alle sette partite da fare".

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