Carrarese, Palermo: "Mio padre una leggenda. Ma sono Ryduan, ho i miei sogni"
Lunga intervista quella che l'l'attaccante delle Carrarese Ryduan Palermo ha rilasciato in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, nella quale sono stati toccati molti temi, ovviamente soprattutto legati al campo, visto che questa sera la formazione apuana - per altro neo promossa in Serie B - se la vedrà contro il Cagliari in occasione dei 32esimi di Coppa Italia Frecciarossa: in palio il passaggio del turno, dove la vincente del match dell''Unipol Domus' troverà la Cremonese.
C'è stato però uno spazio anche per il privato del classe 1996, figlio d'arte. Suo padre, infatti, è l'ex attaccante argentino Martin Palermo, ricordato sì in Europa per i tre rigori sbagliati nel match contro la Colombia il 4 luglio 1999 ma anche miglior marcatore di sempre del Boca Juniors: una leggenda, in sostanza. Proprio sul padre, Palermo jr ha così parlato: "È un grande orgoglio avere una leggenda del calcio come padre: è il mio idolo e la mia finte di ispirazione in campo. Certo, a tratti non è stato facile, il confronto dall'esterno tendono sempre a farlo, e da piccolo lo soffrivo un po', ma crescendo sono entrato in un'altra ottica: provo a fare sempre bene e a godermi quello che amo, perché non devo dimostrare niente a nessuno. La carriera di mio padre è stata grandissima, qualsiasi giocatore vorrebbe averla, però io sono Ryduan e vado dietro i miei sogni, con molta dedizione, lavoro e sacrificio. Anche se a volte mi chiamano Martin (ride, ndr)".
Se ci confrontiamo? Ora non tanto, quando era più piccolo sì, e ascoltavo sempre i suoi consigli, studiavo le sue giocate, i suoi e i movimenti dentro l'area. Lui comunque segue tutto e vede tutte le partite, è molto attento a quello che faccio dentro il campo... qualche consiglio c'è ancora".