Bedin è il nuovo presidente della Serie B: "I ricavi sono un’urgenza. Servono più competenze"
Quando si è dimesso da direttore generale della Lega Pro, a inizio novembre, pensava di affrontare un salto nel vuoto. Invece, il suo impegno è stato riconosciuto e premiato. Ha dichiarato: "Ringrazio Matteo Marani per supporto e collaborazione, Mauro Balata per il gesto di ritirarsi e Vittorio Veltroni." Ha espresso gratitudine anche alle società, elogiando la maturità dimostrata e il clima di rispetto che ha seguito una campagna elettorale intensa.
Bedin, rispetto al 2017, ritrova solo otto squadre e quattro proprietà, ma considera questo cambiamento fisiologico per una categoria con grande turnover. "Sono cambiate tante altre cose in un sistema comunque complesso," ha sottolineato, indicando la sostenibilità economico-finanziaria come una questione ancora rilevante e preoccupante. Tuttavia, ha descritto il campionato come affascinante per la qualità delle squadre, i talenti e la combattività in campo.
Tra le sue priorità, Bedin ha indicato la necessità di affrontare le difficoltà economico-finanziarie, come la riduzione dei ricavi televisivi, e di migliorare gli aspetti organizzativi, introducendo competenze in grado di trainare la categoria. Ha spiegato che sarà fondamentale rafforzare le sinergie tra le leghe professionistiche, aggiungendo che "il mondo del calcio deve diventare una vera filiera, con uno spirito costruttivo." Riguardo al progetto LaB Channel, avviato da Balata, ha detto che valuterà presto tutte le informazioni per decidere come portarlo avanti. Sui playoff, infine, ha riconosciuto che sarebbe una partenza sfortunata se venissero meno a causa del volo di squadre come Sassuolo, Pisa e Spezia, ma ha sottolineato l'importanza di trovare un equilibrio tra merito sportivo e spettacolarizzazione. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.