Ansaldi saluta Parma: "Missione compiuta". E poi racconta il dramma vissuto col figlio
A quasi 38 anni Cristian Ansaldi ha scelto di dire addio al Parma e all'Italia dopo essere arrivato qui nel 2015 vestendo anche le maglie di Genoa, Inter e Torino. "Missione compiuta: l’obiettivo era riportare il Parma in Serie A e ce l’ho fatta - racconta a Cronache di Spogliatoio -. Ora vorrei tornare in Spagna. Porterò per sempre nel mio cuore la promozione con il Parma. Ricordo i pianti dei miei compagni quando abbiamo perso tutto lo scorso anno ai playoff: i sacrifici e gli sforzi fatti erano stati inutili. Ora piangono tutti comunque, ma sono lacrime diverse. Durante la stagione ce lo ripetevamo sempre: ‘questo è l’anno giusto’. Io lo dicevo anche a casa alla mia famiglia: devi sempre crederci. Quest’anno abbiamo vinto segnando molte volte nei minuti finali: è la fortuna dei campioni. L’anno scorso non succedeva mai".
Il difensore argentino, poi, parla anche della sua vita privata, con un dramma vissuto nel 2016, pochi mesi dopo il suo arrivo in Italia: "Quando ero all’Inter nel 2016, i medici hanno trovato un cancro a mio figlio di 5 anni. È stata una delle cose che ha segnato la mia vita. In quel momento pensi: ‘hai soldi, hai tanti amici, ma a che serve tutto ciò se poi la vita da sola ti dimostra che la cosa più importante che hai, cioè tuo figlio, potrebbe andar via all’improvviso?’. In momenti così difficili uno potrebbe mettere tutto in discussione, io invece sono sempre rimasto connesso alla mia fede. Ho sentito una pace incredibile dentro di me. Puoi fare di tutto, ma tanto l’ultima parola spetta a Dio".