27 punti di differenza, ma mai così vicini. Lecco e Palermo alle prese col rebus allenatore
Nonostante i 27 punti di distanza in classifica Palermo e Lecco nelle ultime ore non sono mai state più vicine. Entrambi i club stanno infatti riflettendo sui rispettivi allenatori, con l'esonero che è molto più di una possibilità, e stanno trovando difficoltà nell'affidare la panchina a un altro tecnico per portare a termine la stagione.
Qui Palermo – Dopo aver resistito alle pressioni dell'ambiente che in più di un'occasione lo hanno messo al centro delle critiche Eugenio Corini sembra essere arrivato al capolinea sulla panchina di quella squadra rosanero di cui era stato faro da calciatore. Da allenatore non è riuscito a fare altrettanto con troppi alti e bassi che non hanno permesso al Palermo di spiccare il volo verso la promozione diretta, anche se la matematica ancora permette di sognarla. La sconfitta subita a Pisa, con la squadra rimontata due volte, è stata la pietra tombale che ha portato la dirigenza del City Group a prendere la decisione di cambiare. Ma con chi? Questo è il dilemma da sciogliere visto che finora sono diversi i tecnici contattati a vario titolo: da Andrea Sottil, che però non può allenare in questa stagione un altro club e sarebbe dunque un'idea per la prossima stagione, a due ex come Gennaro Gattuso e Fabio Grosso – entrambi reduci da un esonero in terra francese – con il primo che però non ha intenzione di subentrare volendo partire con un progetto dall'inizio e il secondo che ha dato vita a un tira e molla che potrebbe concludersi con un nulla di fatto visto che l'ex terzino, come il collega, vorrebbe partire dall'inizio. E così sullo sfondo avanza il nome di Marco Giampaolo, libero da ogni legame con altri club e pronto a rimettersi in gioco, mentre è nata e tramontana nell'arco di poche ore la suggestione Leonardo Semplici. Se la notte non avrà portato consiglio anche la giornata di oggi si prospetta ricca di indiscrezioni e nomi nuovi per la panchina rosanero.
Qui Lecco – In Lombardia l'avventura di Alfredo Aglietti, terzo tecnico di una stagione nata male e continuata peggio, è arrivata al capolinea dopo neanche due mesi e sette gare in cui sono stati raccolti appena due punti. Un esonero che era già nell'aria qualche settimane fa prima che l'allarme rientrasse anche per le difficoltà a trovare il sostituto. Luciano Foschi, nonostante sia ancora sotto contratto, non sembra propenso a tornare alla guida tanto meno a fare da tutor a quel Andrea Malgrati che, con Francesco Nenciarini, è stato visto oggi al campo d'allenamento nonostante non ci siano comunicazioni ufficiali sull'esonero dell'ex centravanti. Anche Emiliano Bonazzoli, che ha condiviso con Malgrati la panchina da metà ottobre a metà febbraio, non sembra interessato a tornare in panchina facendo da parafulmini e così si sta studiando un modo per permettere all'ex difensore di guidare la squadra fino a fine stagione con la deroga. Ma anche qui c'è un problema visto che questa durerebbe solo 30 giorni e dunque non permetterebbe a Malgrati, che sta frequentando il corso per allenatore a Coverciano e non può perdere troppe ore di lezione – col rischio di rifare il corso da capo il prossimo anno -, di finire la stagione visto che l'ultima giornata è prevista per il 10 maggio.