Zambrotta: "Juventus, terrei Thiago Motta fino alla fine. Milan, mancano ds e serenità"

Gianluca Zambrotta, ex terzino destro di Barcellona, Milan e Juventus, è intervenuto ai microfoni di SportMediaset, commentando così il periodo vissuto dai bianconeri: "Se guardo le ultime due partite è chiaro che sono state complicate. Sono stati incassati un sacco di gol, non sono state gestite e ci sono state tante difficoltà. Se devo fare un discorso più ampio, le responsabilità non sono solo di Thiago Motta, ma anche della società, dello staff e un po' di tutta la Juventus. A fine stagione si devono fare delle valutazioni, ma andrei avanti con lui".
Esonerare Thiago Motta ora è giusto o sbagliato quindi?
"Questa è una bella domanda, gli farei finire la stagione perché lo vedo ancora sul pezzo. I risultati però non ci sono, di obiettivi ne rimane solo uno, ovvero arrivare in Champions… Io farei le valutazioni a mente fredda sulla progettualità, ma opterei per tenerlo fino alla fine della stagione".
Nel frattempo Tudor sembra a un passo.
"Non è un ambiente sereno. Quando non arrivano i risultati alla Juventus non c'è mai un clima tranquillo e l'allenatore è sempre il primo responsabile, lo sappiamo tutti. Lo saprà anche lui che ha la pressione addosso di non avere i risultati dalla sua parte. Non è solo per lui il periodo complicato, ma per tutta la Juventus in generale. Gli faccio un grande in bocca al lupo e gli auguro di risollevarsi già dal prossimo match per far tornare la Juventus ai tempi in cui tutti l'abbiamo tifata non solo in Italia, ma anche in Europa. La coppa manca da troppo tempo".
Come ha visto l'Italia?
"Gli Azzurri meritavano sicuramente qualcosa di più. Non è un risultato facile, bisogna andare in Germania a ribaltarla e, ripeto, non è facile. Si è vista una Nazionale diversa rispetto all'Europeo, giocato male. C'è un entusiasmo diverso, una mentalità diversa. Spalletti è riuscito a dare più entusiasmo e idee migliori, sono fiducioso, spero possa passare questa partita".
Spalletti è promosso?
"Sì, il risultato è un po' bugiardo. Abbiamo sofferto fisicamente, sulle palle inattive, come le sta capitando spesso ultimamente. Per il resto l'Italia ha fatto una bella gara, soprattutto il primo tempo. Si è vista una reazione, sono fiducioso, spero possa passare il turno".
I gol subiti sui calci piazzati a cosa sono dovuti?
"Sicuramente può essere un problema di fisicità, loro hanno giocatori più alti e più bravi di testa, ma poi subentra anche una parte tattica e tecnica, di posizionamento, di gestione della marcatura. Chiaramente è un dato di fatto che l'Italia prenda gol su piazzati e non su azione".
Come vede la posizione di Conceicao al Milan?
"Sta facendo comunque un buon lavoro per quello che ha trovato quando è arrivato. Ha dato una sterzata subito con la vittoria della Supercoppa con due rimonte impossibili contro due squadre rivali da sempre. Si è ritrovato i problemi che aveva anche Fonseca. Non c'è un clima sereno e tranquillo, è naturale che la squadra non possa lavorare in maniera serena e tranquilla e pensare solo al campo. Fin quando l'ambiente non ti permette di fare questo sarà comunque difficile. La società deve fare il punto della situazione e cercare un ds che abbia esperienza e che abbia vinto in squadre importanti negli ultimi anni e infine ridare un po' serenità all'ambiente, che è quello che manca anche al Milan".
Come avrebbe visto Theo Hernandez al Como?
"Sicuramente molto bene, lo conosciamo tutti, è un grande talento. Basti pensare che ha superato un certo Paolo Maldini come gol da difensore, questo già dice tutto. Non si può discutere un giocatore come lui. Un po' come Leao, è un po' discontinuo. Quando riusciranno a trovare la continuità nel rendimento diventeranno i pilastri di questo Milan. Vederlo al Como in una neopromossa… Era sicuramente una bella idea, ma era un po' improbabile vederlo lì. I lariani comunque hanno fatto grandi investimenti, è bello vederli giocare".
