Venezia, Conde si presenta: "Volevo venire qui dall'estate. Mi ispiro a Makelele e Pogba"
Sono ore calde in casa del Venezia, con affari in entrata ed in uscita in questo mercato di gennaio per cercare di rafforzare la rosa a disposizione di Eusebio Di Francesco ed il tema-Pohjanpalo (inseguito dal Palermo) che preoccupa la piazza. A breve intanto verrà presentato Cheick Conde, rinforzo arrivato per il reparto di centrocampo che è già sceso in campo, a partita in corso, nelle sfide contro l'Inter ed il Parma.
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Ore 14.27 inizia la conferenza stampa
Cosa ti ha convinto a scegliere il Venezia?
"Ne ho parlato prima con la mia famiglia, poteva già succedere in estate, anche se alla fine non si era fatto nulla. Ho deciso personalmente di venire qui, ci tenevo particolarmente, per me è un sogno che si è concretizzato".
La tua prima impressione su squadra, ambiente e società?
"La prima impressione è che qui fosse come essere in una famiglia. La stessa impressione l'ho avuta allo stadio: nel calcio ogni tanto puoi vincere, altre volte perdere. ma ho visto che ci hanno sostenuti fino alla fine".
Come sei arrivato in Europa, che impressioni hai avuto?
"Ho iniziato a 5 anni, mi sono subito innamorato di questo sport, è stato amore a prima vista. A 19 sono arrivato in Europa, prima in Francia e poi in Repubblica Ceca, non è stato facile trovarsi in una nazione dove si parla solo francese, Ho iniziato a studiare inglese e ad abituarmi un po' a tutti i cambiamenti entrando nel modo di vivere del posto. Quando sono arrivato in Europa ho preso la decisione di non voler tornare in Africa, ma di proseguire il sogno di essere un giocatore professionista".
Il primo impatto con la Serie A?
"Per essere onesto, non è allo stesso livello in cui ero prima, stiamo parlando di uno dei primi 4 campionati, per come si gioca tatticamente, fisicamente è un livello più alto. Ma sono qui, e cerco di adattarmi il più velocemente possibile".
Che tipo di giocatore ti consideri? Hai un modello?
"Makelele e Pogba sono stati dei modelli per me anche per il loro modo di giocare, da un punto di vista dell'aggressività mi ispiro a Makelele, tecnicamente a Pogba come punti di riferimento".
Il tuo ruolo?
"Mi adatto a quello che chiede l'allenatore, ma mi considero un numero "6", davanti alla difesa è dove ho giocato di più".
Che impatto hai avuto con Di Francesco?
"La prima impressione è che cerchi di spingere i giocatori ad arrivare dove devono essere e quanto devono rendere, questo è positivo, non mi voglio accontentare e lui vuole che superiamo i nostri limiti".
Parlavi del fatto che il primo contatto è stato in estate, come è stato?
"Mi è sembrato che il Venezia fosse molto convinto, mi hanno visto più volte giocare e purtroppo questa estate non è stato possibile arrivare, ma alla fine sono arrivato qui e sono contento qui".
Hai parlato con Pohjanpalo, ti ha detto che rimarrà o andrà al Palermo?
"Non è una cosa che riguarda me onestamente, la cosa che è importante per me è concentrarmi sulla partita di lunedì".
Ore 14.44 finisce la conferenza stampa