Udinese, i cambi di Cioffi non bastano: con il Monza i friulani non sfondano
Non riesce a trovare il bandolo della matassa l’Udinese, che contro il Monza porta a casa il tredicesimo pareggio della stagione. Un segno X ancora una volta amaro. Niente rimonte all’ultimo minuto, ma una generale sensazione di avere una gara praticamente in pugno, senza però riuscire a mettere la stoccata per convertire l’astratto in qualcosa di concreto. Ecco, quindi, che il tanto sperato acuto, in una lotta salvezza sempre più accesa, non è arrivato e i friulani tengono il passo del Sassuolo, sconfitto dal Bologna, restando un punto sopra all’Empoli in attesa delle sfide del Cagliari e del Verona.
Cioffi, visto il peso della gara, opta per qualche cambio fino ad ora solo mormorato. In primis si vede l’esordio di Lautaro Giannetti, difensore argentino arrivato dal Velez e unico innesto del mercato di gennaio (escludendo il rientro di Abankwah dal Charlton). Schierato al centro della linea a tre, si è fatto apprezzare per le letture e la cattiveria messa in campo, un buon segnale in attesa del ritorno di un Bijol che era e resta fondamentale nell’economia della squadra bianconera. Si è rivisto poi Pereyra esterno destro, mossa di sottiliana memoria. Il Tucu ha corso finchè ne ha avuto, uscendo claudicante e con un giallo che gli farà saltare la gara contro la Juventus.
Thauvin quindi è stato confermato tra le linee, per un assetto con quasi tutta la qualità possibile al potere, eccezion fatta per Samardzic usato come arma per tentare di spaccare in due la partita in caso di stallo. Il Monza dal canto suo è stato ordinato, non imbarcando mai eccessivamente acqua. Nonostante l’assetto, infatti, i ragazzi di Cioffi non riescono a sfondare, per l’amarezza finale di tecnico e giocatori, Lucca compreso, tra coloro che hanno parlato nel post-partita.