De Paola: "Milan, subito via in tre. Juve, sto cambiando idea su Vlahovic"
A TMW Radio, durante Maracanà, è arrivato il momento del direttore Paolo De Paola.
Milan, ieri intervista a Moncada. Che ne pensa delle sue parole?
"Ho la sensazione che sia una lavora che lavora con umiltà ma avrebbe bisogno di uno sprint in più. Al Milan servono intuizioni, un lavoro serio. Il Milan è stato preso in giro per il lavoro sull'algoritmo e gli altri dirigenti hanno alimentato questo 'mito'. Io ho la sensazione che il Milan sia una piccola polveriera, su questo Moncada dovrebbe rispondere. Tutti hanno una voglia irrefrenabile di fare quello che vogliono. Non sembrano una squadra. Campare di rendita su vittorie con Inter e Real non è possibile. E' quanto di peggiore potesse accadere. Oggi nessuno ha certezze sul Milan e questa insicurezza è il male peggiore che può accadere".
Milan-Juve, che ne pensa delle parole di Fonseca?
"In questo Milan io toglierei Maignan, Theo e Leao. Perché credo che siano tre simboli di questo Milan disincantato, che ha la pressione quando la vuole avere ma pensa molto a se stesso e faccia poco gruppo. Mi sembra sempre una banda slegata dove non c'è la tensione verso il risultato sportivo che va coltivata di giornata in giornata. E' questa la malattia adesso del Milan e manderei via adesso quei tre, per ricreare un humus italiano che nel Milan manca".
Che ne pensa delle parole in conferenza stampa di Motta?
"Su Vlahovic sto cambiando idea. E' un giocatore al quale gli viene chiesto qualcosa che non può dare. Forse aveva ragione Allegri, è un giocatore che ha dei limiti. L'attaccante centrale è un riferimento di solito, ma se non è in linea con l'allenatore è un grosso problema".