Tra cessione, ds e tifosi da riconquistare: Salernitana, decisive le prossime 48 ore
Una tifoseria da riconquistare, una piazza alla quale dare risposte dopo una mesta retrocessione e le tante mancate promesse che la curva ha elencato in una serie di striscioni esposti in occasione della sfida interna con l'Atalanta. Per Danilo Iervolino è un fine settimana ad alta intensità, con il patron diviso tra la volontà di cedere, la tentazione di ripartire, il timore che sul tavolo non arrivino offerte concrete e vincolanti e il casting per direttore sportivo e allenatore che prosegue ininterrottamente e con qualche intoppo. Certamente nessuno poteva aspettarsi una situazione del genere appena due anni e mezzo dopo l'arrivo di un presidente che si diceva pronto a investire milioni di euro per alimentare il sogno dei tifosi di collocarsi stabilmente nella zona sinistra della classifica di serie A, con annesso centro sportivo, settore giovanile all'avanguardia, accademia dello sport a Salerno e una interazione costante con il pubblico. Niente di tutto questo, soprattutto negli ultimi mesi. Perchè, dopo due salvezze straordinarie di fila, la Salernitana è tornata in B a suon di record negativi, senza vincere una sola partita nel 2024, con quattro allenatori che si sono avvicendati sulla panchina e un Arechi che è andato via via svuotandosi pur con la spettacolare scenografia proposta in occasione del match col Verona. A proposito di tifosi, soprattutto sul web serpeggia un certo malcontento. In tanti non si spiegano l'atteggiamento dei gruppi organizzati e della Sud che, contrariamente a quanto accadeva in passato, hanno deciso di non proporre alcun tipo di iniziativa o protesta civile rispetto ad una situazione preoccupante. Una indifferenza preoccupante, non certo tipica di un pubblico che ha accolto trionfalmente Iervolino e che oggi, pur profondamente deluso, preferisce attendere sviluppi sperando in una svolta.
E la svolta potrebbe arrivare domani, quando si dovrebbero sciogliere le riserve almeno rispetto alla vicenda direttore sportivo. Angelozzi ha detto no, Sogliano per ora resta a Verona e con Petrachi non c'è stato modo di ricucire lo strappo dei giorni scorsi. Qualcuno ha provato a raccontare di un clima ancora cordiale tra le parti, in realtà sia la società, sia l'esperto dirigente non si sono lasciati benissimo dopo l'ultimo colloquio. E il fatto che l'ex ds di Roma e Torino non abbia firmato il contratto pur avendo incontrato il club a Salerno, a pochi metri dallo stadio, avvalora la nostra tesi. E così toccherà a Rocco Maiorino, grande esperienza con il Milan e profilo che ha raccolto consensi unanimi in società soprattutto per la sua capacità di lavorare con i giovani. Si tratta di un professionista di spessore, da tempo desideroso di avere la chance per dimostrare tutto il proprio valore. Assieme a lui arriverà quasi certamente Domenico Toscano, il trascinatore del Cesena dei record che sembrava in procinto di firmare per il Padova in Lega Pro. Il mister, che già nel 2015 fu ad un passo dalla Salernitana, dovrebbe firmare tra domani e martedì ed essere presentato assieme a Maiorino prima della partenza per il ritiro di Rivisondoli.
Quanto alla squadra, tutto in alto mare. Kastanos, come anticipato settimane fa, piace a Verona e Cagliari ma potrebbe aspettare anche di capire quale sarà la prossima destinazione di Paulo Sousa. Allenatore col quale è nato un ottimo rapporto e che gli ha permesso di esprimersi al meglio finanche in veste di esterno destro. Candreva non sarà riconfermato, su Maggiore ci sono Genoa e Parma. I ducali seguono anche Pirola, sondato in passato dal Torino. Tchaouna viaggia sempre più in direzione Capitale, sponda biancoceleste, laddove sarebbe approdato anche Dia se il centravanti senegalese non avesse puntato i piedi per l'ennesima volta sperando in una risoluzione del contratto tale da consentirgli di scegliere da solo la nuova destinazione. Il braccio di ferro va avanti da mesi, tra multe e dichiarazioni non autorizzate. La speranza di Iervolino è che possa arrivare una chiamata dalla Premier per trovare una soluzione che accontenti tutti, ma sussiste il rischio che la telenovela possa trascinarsi per tutta l'estate. Gyomber potrebbe restare come giocatore bandiera, a patto che rinnovi il contratto in scadenza a giugno del 2025, Fazio ha chiesto ufficialmente di restare anche a costo di abbassare lo stipendio ma, per ora, la società è scettica soprattutto per motivi legati all'età. Possibilità di permanenza per Ikwuemesi, Simy e Bonazzoli piacciono alla Cremonese.
Fino a quando non si sbloccherà la vicenda societaria, però, tutto sarà in stand by. Iervolino, con ogni probabilità, rimarrà al timone della Salernitana proponendo un programma sostenibile dal punto di vista economico e una squadra giovane d'assestamento. "Tornare in A entro 2-3 anni" ha detto nell'ultima e unica intervista rilasciata in questo trimestre. Il fondo americano Brera Holdings è l'unico, al momento, ad aver completato la due diligence manifestando totale interesse attraverso un comunicato stampa. Non è ancora arrivata sul tavolo del patron, però, l'offerta vincolante da 25 milioni, pagabili a rate e con un ulteriore incentivo milionario in caso di ritorno in A della Salernitana. Non è da escludere che Iervolino resti e che, in futuro, si valuti una sorta di collaborazione con la Brera Holdings che, alla base del progetto, ha la volontà di aprire una serie di scuole calcio affiliate alla Salernitana e distribuite ben oltre il territorio locale. Il suddetto fondo, in passato, era stato accostato ad altri club di B e Lega Pro italiani, con tanto di polemiche a Brescia. In tutti i casi resterebbe saldo al timone Maurizio Milan, forse come vice presidente al posto di Gianni Petrucci. La tifoseria granata è scettica e si chieda come si possa passare in meno di 24 mesi da sogno Europa, obiettivo Cavani e 30 milioni sul tavolo per Pinamonti ad algoritmi, retrocessione, no al confronto con i tifosi e l'idea di cedere.