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Torino, Vanoli: "Lazaro non ci sarà, Vlasic in forse. Zapata? Ci darà ancora tanto"

Torino, Vanoli: "Lazaro non ci sarà, Vlasic in forse. Zapata? Ci darà ancora tanto"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 19 aprile 2025, 14:59Serie A
di Emanuele Pastorella
Premi F5 per aggiornare la diretta

14.15 - Il Torino scende in campo a Pasquetta, così Paolo Vanoli ha anticipato la conferenza pre-partita all'antivigilia della sfida contro l'Udinese. I granata sono attesi da uno scontro diretto per il decimo posto e in palio ci sarà anche la Coppa Pizzul, trofeo in memoria del noto giornalista scomparso lo scorso 5 marzo. A breve, dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, l'allenatore incontrerà i giornalista per presentare la gara. Segui la diretta testuale su Tuttomercatoweb.com, l'inizio della conferenza è previsto per le 14.30.

Ore 14.35 - Comincia la conferenza stampa di Vanoli

Com'è andata la settimana?
"E' stata lunga, abbiamo recuperato le energie. Non recuperiamo Lazaro, ma speriamo di essere vicini al rientro, e vediamo Vlasic: con Nikola ci proveremo fino alla fine, ha questo edema e vediamo se riusciamo a recuperarlo oppure no. E poi Ilic ha preso un pestone, vediamo nelle prossime ore ma non dovrebbero esserci problemi. Ricci torna dalla squalifica, ci sarà"

Quali sono le qualità migliori dell'Udinese?
"Il mister ha fatto un ottimo lavoro, è una squadra che negli ultimi anni si è salvata alla fine e quest'anno la società sorprende nella ricerca di talenti. Ha aggiunto giocatori di esperienza e tecnici come Thauvin e Sanchez, che non so se ci saranno. Vengono da quattro risultati non positivi, dovremo stare attenti anche alle palle inattive"

Che partita sarà lunedì?
"Difficile e tosta, ci impegneranno tanto. Dovremo essere bravi e furbi sui piazzati, non come all'andata. E guardiamo a noi stessi, proseguendo il nostro processo da quando abbiamo cambiato modulo. E, rispetto a Como, più lucidi e cinici in attacco"

Che riflessioni fa sul rinnovo di Zapata?
"E' un bel gesto della nostra società, fa capire anche la voglia di Duvan di fare qualcosa di importante con il Toro. Ora lo aspettiamo con serenità e tranquillità, ha avuto un brutto incidente ma per come l'ho conosciuto, ci darà ancora grandi soddisfazioni"

E qual è il suo cronoprogramma?
"Non sono io l'addetto a tracciare, lo vedo quotidianamente. Sta andando veramente bene, ad oggi alterna forza e corsetta sul campo. La speranza è che in ritiro possa essere con noi. Darsi una prospettiva è come scommettere al lotto, ma sta andando tutto bene"

Se arrivaste decimi, sarebbe soddisfatto?
"Non voglio rispondere...Sarei incoerente. Voglio giocare ogni gara e vedere a fine campionato cosa abbiamo fatto durante il percorso. Sono concentrato a ritrovare i tre punti che mancano da due partite, siamo focalizzati su questo. Poi a fine campionato vedremo"

Come sta Casadei? Può diventare un punto di riferimento del Toro?
"Non possiamo pensare che uno arrivi e segni ogni domenica...Ha avuto una flessione a livello fisico, ma c'era da aspettarlo. Ha sempre fatto la prestazione. Faro? Lo abbiamo preso per questo, lo dimostra la sua chiamata in Nazionale"

Teme di più la voglia di rivincita dell'Udinese o la vostra rilassatezza?
"La rabbia dell'Udinese. Vengono da quattro sconfitte, sono forti"

Come ha visto Gineitis? E' sembrato in calo...
"Sono cose che vi mettete in testa voi. Anche con il Como ci ha aiutato in fase difensiva, gli è mancato il gol ma ha fatto una grande parata Butez. Serve umiltà, lui è l'unico con le caratteristiche per sostituire Lazaro. Rispetto al Verona, quando Gineitis ha fatto fatica perché era la prima volta che faceva il ruolo e si sfidava una difesa a cinque, a Como ha fatto una buona prova. Ho la fortuna di avere questo giocatore e mi piacciono quelli disponibili a fare tutto"

Ha un'idea sui miglioramenti o manca ancora qualcosa dai giocatori per capirli fino in fondo?
"I bilanci si fanno alla fine, li faremo alla fine. E non sarei contento con ciò che dico in conferenza: in ogni partita serve al 100%, sono tutte finali, e noi dobbiamo essere un esempio fino alla fine. Veniamo da un risultato deludente a Como, vogliamo riscattarci"

Ha parlato con Schuurs? Come sta andando?
"Bene...Sono con noi per stare insieme, è giusto rivivere lo spogliatoio e le incazzature dell'allenatore. E' bello così anche io posso parlare con lui e vedere i progressi. E' carico, sapete cosa sta attraversando, e avere tutti vicino lo aiutano. Grande acquisto? E' un grande giocatore, piano piano ce la faremo"

Chi legge i nomi a Superga tra Zapata o Ricci?
"Il capitano (Zapata, ndr)"

Sosa può giocare da esterno alto?
"No, non ha quelle caratteristiche. Può giocare a quattro o a cinque, ma non per fare il ruolo di esterno alto. Può fornire ottime prestazioni da terzino o eventualmente in un cambio di sistema a cinque, come inizialmente abbiamo fatto. Per quei ruoli di esterno alto servono giocatori più offensivi"

Due sconfitte nel 2025 e in entrambi i casi non c'era Ricci: è un segnale di quanto sia importante?
"A volte non è la statistica, a volte è la verità...Non so se sia scaramanzia, ma anche questione di equilibri. Lazaro è diventato più importante nel nuovo sistema di gioco perché ci dà equilibrio. Ma non guardo a queste cose, abbiamo perso due gare con due ingenuità che non dipendono da Ricci: a Bologna un autogol incredibile, a Como siamo stati anche sfortunati sul gol di Ilic. Ma guardiamo avanti. E' importante che Ricci rientri perché è importante"

Siete la squadra che avanza meno velocemente palla al piede: ci state lavorando?
"Dipende anche dalle caratteristiche fisiche della squadra. Siamo una squadra con giocatori poco di profondità, quando abbiamo preso Casadei lo abbiamo fatto perché è un incursore. Si lavora sulle caratteristiche dei giocatori che hai. Ho notato che rispetto all'inizio, con un altro sistema di gioco, siamo migliorati. Abbiamo centrocampisti di palleggi e Duvan ci aiutava a salire ma non a ripartire, sono caratteristiche della squadra. Ci sono squadre forti in campo aperto, tipo il Milan e l'ho visto contro l'Udinese, ma con gente come Leao e gli altri è la loro caratteristica".

Senza Vlasic, ancora due punte oppure Karamoh?
"Sto pensando a diverse soluzioni. A Como ho giocato con due punte perché volevo avere più impatto offensivo, per dare un messaggio alla squadra. Potevamo fare qualcosa di meglio, ma fare risultato non vuol dire mettere una punta in più...Senza Vlasic, ci possono essere altre soluzioni"

Giocate a Pasquetta: si aspettava questo cambiamento del calcio italiano?
"Ho vissuto in Inghilterra, per loro Pasquetta, Natale o l'ultimo dell'anno è una gioia venire allo stadio. Festività vuol dire andare al campo con la squadra. In Italia c'è meno questa cultura, più quella di stare a tavola con i familiari. E' semplicemente una questione di cultura"

Come mai le squadre italiane non guardano mai i giocatori delle squadre nordiche? Stanno facendo bene…
“Non è vero che non si guardano questi giocatori, lo scouting è mondiale. E’ normale che i mercati se li dividono le grandi società: a volte in Brasile ci sono i grandi club, se sei un piccolo club e vai a competere non è facile…E poi c’è l’aspetto della funzionalità: se togli un giocatore da quella cultura e lo metti in quella italiana, qui gli allenatori e il campionato sono tattici e viene fermato il loro processo. L’aspetto culturale è uno degli aspetti più importanti. Scegliere un giocatore da Toro o da Inter vuol dire cercare un giocatore utili per l’allenatore, ma anche per la storia del club. E’ un dettaglio importante, poi il mondo è aperto per tutti e il bello è anche migliorare. Ma tutte le società conoscono tutti i giocatori, gli scouting sono migliorati. Ven’tanni fa l’Udinese seguiva tutti i giocatori attraverso le videocassette, mio fratello lavorava lì. Oggi ci sono programmi con cui vedi tutto. Non è prendere un giocatore bravo, ma metterlo nel contesto e capire come si approccia alla realtà Toro"

Ore 15.00 - Termina la conferenza stampa di Vanoli

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