Torino sporco e vincente, Cairo esulta: “Ora lo stesso spirito con le tre big”
Si può vincere anche giocando male, ora lo ha capito anche il Toro. Perché contro il Como è stata una delle prestazioni peggiori a livello offensivo e di occasioni create, ma i granata sono riusciti a portarla a casa. Lo hanno fatto faticando e soffrendo contro un Como che avrebbe meritato di più, basti pensare al fatto che il migliore in campo è stato nuovamente Milinkovic-Savic, che si è riscattato dopo un paio di uscite a vuoto. “Era la prestazione che cercavo: è stata una gara di carattere, abbiamo trovato una vittoria da Toro”: così il tecnico granata, Paolo Vanoli, dopo il sofferto 1-0 nella sfida di ieri sera. “Tutti gli allenatori vorrebbero sempre la miglior gara, ma ci sono gli avversari e a volte devi portarle a casa con altre caratteristiche - spiega l’allenatore - dobbiamo imparare anche a godere nella sofferenza: quei cinque minuti vissuti nella nostra area di rigore devono esaltarci”. E su Njie, classe 2005 al primo gol in serie A: “Ho sempre detto che la Primavera non è uno sparring partner, ma il mio percorso nelle nazionali giovanili fa capire quanto mi piaccia far crescere i ragazzi - conclude Vanoli - ma devono capire che se sbagliano qualche comportamento, non vedono più la prima squadra: hanno una bella responsabilità”.
Al Grande Torino, poi, si è rivisto pure il presidente Cairo che mancava dallo stadio addirittura dal 18 maggio scorso. “E’ stata una partita pazzesca, io sono ottimista e generalmente porto fortuna” la sua battuta nel post-gara. “E’ una vittoria importante, ci eravamo messi nei guai da soli perché abbiamo perso quattro partite di fila e chiaramente siamo entrati in una modalità preoccupante - ha aggiunto - e contro Roma, Fiorentina e Juventus serve lo stesso spirito visto con il Como, ci deve essere la stessa voglia di vincere e di non subire gol e anche la stessa unione”. La contestazione nei suoi confronti, però, prosegue: “La Maratona è stata fantastica, ha dato un sostegno pazzesco alla squadra e mi ha fatto piacere sentirli così vicini alla squadra - ha concluso il patron - e da parte mia c’è tutta la voglia di ripartire: accetto la contestazione nonostante credo non sia giusta, io sono un liberale e il calcio è anche fatto di queste cose. Non ho problemi, da parte mia c’è benevolenza verso tutti, mi ha fatto piacere sentire i tifosi così caldi”.