Udinese, contro l'Empoli un punto e l'esordio della difesa a 4
È un’Udinese dalle due facce quella che esce con un punto dal Carlo Castellani di Empoli. I friulani chiudono la sfida con un 1-1 composto da un brutto primo tempo, con gol di Pellegri per il vantaggio toscano, e da una buona ripresa con centro di Davis per il risultato finale. C’è spazio anche per l’ennesimo episodio arbitrale abbastanza discutibile, con arbitro e VAR che considerano regolare un tocco di braccio molto sospetto di Cacace, che “para” un tiro di Lucca. Poco dopo arriva il centro del numero 9, quindi alla fine l’impatto sul risultato è relativo, ma è il numero di situazioni discutibili che ha suscitato un po’ di nervosismo tra le fila bianconere, con Runjaic che ne ha parlato nella conferenza stampa ricordando anche quanto accaduto a Venezia.
Runjaic decide parzialmente di sorprendere nelle scelte iniziali. Nei ballottaggi ad avere la meglio sono Toure e Davis su Kabasele e Lucca. In mezzo al campo al posto dell’infortunato Payero ci va Zarraga e non Ekkelenkamp, cambiando così un po’ le caratteristiche della mediana, più di palleggio ma con qualche spunto offensivo in meno. Nel primo tempo la gara va come previsto, i friulani tengono il pallino del gioco, ma l’Empoli approfitta di un’incertezza di difesa e Okoye per passare in vantaggio nell’unica palla gol nitida della gara costruita dai toscani. Una squadra friulana che è un po’ impastata, fatica a trovare soluzioni offensive, con Davis che si ritrova spesso isolato a lottare con due difensori di D’Aversa.
Le difficoltà convincono Runjaic a cambiare le cose, stavolta radicalmente. Si vede così per la prima volta la difesa a quattro, con un trittico offensivo composto da Thauvin, Davis e Lucca, un’idea di cui si discute da diverso tempo e che sembra essere un po’ il prossimo step che l’Udinese farà, per sfruttare di più il potenziale offensivo a disposizione. Una ripresa giocata con più idee e con più convinzione dai bianconeri, che hanno dato la sensazione di ingranare un po’ alla volta con il nuovo modulo. Un’incornata del numero 9 permette alle zebrette di tornare a casa con un risultato positivo, ma soprattutto il tecnico rientra con un feedback in più: forse la squadra è pronta per qualche novità tattica e non solo nei singoli che vanno a comporre l’undici iniziale.