Torino, doppia panchina per Vanja con la Serbia. Riparte la caccia al record granata
Fa un certo effetto vedere Vanja Milinkovic-Savic in panchina, che sia con il Toro o con la Serbia. L’anno scorso, infatti, non saltò nemmeno un minuto tra club e nazionale, toccando addirittura quota 42 partite tra campionato, coppa Italia e qualificazione agli Europei. Ora, invece, il portiere è rientrato alla base con due panchine di fila durante la pausa per le nazionali: il ct Stojkovic non lo ha utilizzato nelle amichevoli contro Russia e Cipro, preferendogli prima Petrovic e poi Rajkovic. Non sembra assolutamente una bocciatura, anzi somiglia più ad una mossa per capire chi potrà essere il vice-Vanja all’Europeo. Intanto, però, l’estremo difensore ha fatto rientro al Filadelfia e ora ha un altro obiettivo da conquistare con il suo Toro.
Il suo sogno, infatti, è inserirsi nell’élite dei grandi portieri granata del calibro di Terraneo, Castellini e Marchegiani, mentre durante l’era Cairo il più forte è stato senza dubbio Sirigu, se non altro per i numeri. E quelli, a nove giornate dalla fine del campionato, gli danno assolutamente ragione: a Udine, infatti, è arrivata la 14esima partita senza subire gol, il secondo miglior risultato di sempre nella gestione dell’editore alessandrino. Al primo posto, infatti, c’è proprio Sirigu, il quale chiuse a 15 nella stagione 2018/2019 con Mazzarri. Il migliore di tutti i tempi resta Terraneo a quota 18 nel 1979/1980, completano il podio Castellini a 17 nell’annata disputata con lo scudetto al petto e Marchegiani con lo stesso di gare ma con la serie A a 18 squadre, quindi con quattro partite totali in meno. Vanja punta così a continuare a scalare la classifica, anche perché in questo modo ci sarebbe qualche speranza in più di centrare l’obiettivo Europa.