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Saul Coco: "Ho 25 anni e voglio godermi il calcio di alto livello. Al Torino l'ho trovato"

Saul Coco: "Ho 25 anni e voglio godermi il calcio di alto livello. Al Torino l'ho trovato"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 19:00Serie A
di Tommaso Bonan

Lunga intervista a Marca per Saul Coco, difensore spagnolo naturalizzato equatoguineano arrivato al Torino in estate dal Las Palmas: "Come sta andando l’ambientamento al Toro? Sono felice, ma non mento quando dico che nel momento in cui prendi una decisione del genere ti vengono dei dubbi: lasciare la propria terra non è semplice, mentre in un posto nuovo è tutto diverso, dai costumi alla lingua allo stile di vita…Ma mi sono adattato velocemente. E’ stato difficile lasciare la mia zona di comfort, ma ogni giorno riaffermo la decisione che ho preso”

E con la lingua?
“C’è uno spogliatoio internazionale, c’è anche chi parla spagnolo come Zapata, Sanabria o Maripan. Mi frequento molto con loro, oltre a Ché Adams che è arrivato quest’anno come me. Nello staff c’è chi parla spagnolo. Ho la fortuna che non ha ancora fatto molto freddo, mi hanno detto di preparami (ride, ndr)”.

Un primo bilancio di questi mesi
“Il mister conta su di me. L’inizio non poteva essere migliore, non abbiamo perso nelle prime cinque partite ed eravamo addirittura al primo posto. Era da 40 anni che il Toro non iniziava così…I tifosi granata hanno una grande passione, qui il calcio è vissuto intensamente”.

E adesso cosa sta succedendo?
“Ora è difficile da spiegare, le dinamiche negative sono così…Fai le stesse cose ma la palla cade dall’altra parte. Tranne il 2-0 contro la Juve, sono state tutte sconfitte di misura: le partite sono state decise dai dettagli e da qualche errore individuale”.

Ci racconta la rovesciata con la Lazio?
“E’ stato tutto veloce, ho visto la palla in aria e pensavo a cosa fare. Ho provato a girarla in porta: alcuni amici mi hanno detto che era involontario, io invece volevo fare proprio quello (ride, ndr). E’ stato un gran gol, ma anche amaro perché non è servito a vincere”.

In estate ha avuto altre offerte?
“Ne ho avute diverse, da un campionato esotico e da uno di livello inferiore: economicamente era superiore, ma per me conta più lo sport che il denaro. Restare in uno dei campionati top era l’obiettivo, ho 25 anni e voglio godermi il calcio di alto livello: al Toro l’ho trovato”.

Sotto la Mole è tempo di Atp Finals…
“Mi hanno invitato a vedere Fritz-Medvedev, ho regalato allo statunitense una maglia del Toro. Ho anche parlato un po’ con Alcaraz, gli ho chiesto una foto e mi è sembrato un ragazzo umile”

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