TMW RADIO - Di Campli: "Si investa sui giovani. Juve-Pjanic, no a minestre riscaldate"
L'agente di mercato Donato Di Campli è intervenuto a TMW Radio, durante Maracanà. Ecco le sue parole:
Un pensiero sull'addio di Messi al Barcellona. Tante critiche sono giuste?
"Il primo aspetto sono i paletti di bilancio imposti dalla Liga. Credo che lo stipendio di Messi facesse sforare questi parametri e penalizzavano il Barcellona. Paletti che ha non ha il Psg, che può fare quello che vuole e non va bene. Ceferin predica bene ma razzola male. I paletti devono esserci per tutti. Il problema sono le regole, se non si arrivano a scrivere regole certe, logico che ci sono questi problemi. Le lacrime di Messi? Esiste anche l'uomo, è stato 20 anni lì, credo che abbia le sue radici lì. Giusto che Messi venga pagato per quello che è ma le regole vanno rispettate".
Che ne pensa del momento dell'Inter?
"E' andato via Conte perché riteneva che l'Inter non sarebbe stata competitiva in questa stagione. La perdita di Hakimi, Lukaku e forse quella di Lautaro sono pesanti e i rimpiazzi possono solo essere di seconda fascia. Ci sono difficoltà. Così la Champions sarà solo per pochissimi".
Rivaluta la Superlega quindi?
"A questo punto viene rivalutata l'idea di Agnelli. Se il Psg può permettersi di fare queste cose, è giusto che esista la Superlega".
Roma, Icardi per il dopo Dzeko?
"Icardi è un grande calciatore, deve pensare al campo più che ai social. Dovrebbe allontanare la moglie dai suoi affari. E' molto più giovane di Dzeko comunque. In questo momento le società stanno tirando i remi in barca, dopo una stagione senza incassi. Bisogna cominciare a mettere i giovani in campo, bisogna osare. Abbiamo visto agli Europei che siamo capaci a lavorare con i giovani".
Crede nel ritorno di Pjanic alla Juventus? E Locatelli?
"Minestre riscaldate non servono. Locatelli invece ha un altro senso".