Spalletti in conferenza: "Ecco perché ho insistito tanto su Di Lorenzo. Retegui diventerà un top"
Con la vittoria per 4-1 contro Israele nella quarta giornata di Nations League, l'Italia è a un passo dalla qualificazione ai quarti e alla prima fascia al sorteggio delle qualificazioni al Mondiale 2026. Gli azzurri di Spalletti sbloccano la partita al 41' grazie a un rigore di Retegui, a inizio ripresa Di Lorenzo raddoppia di testa (54'), Israele torna in gara al 66' con Abu Fani (direttamente da calcio d'angolo), ma sette minuti dopo Frattesi cala il tris. Infine, il poker dell'Italia porta ancora la firma di Di Lorenzo da fuori area. Esordio per Daniel Maldini, il terzo della generazione dopo nonno Cesare e papà Paolo, e per l'attaccante Lucca.
Queste le parole del ct dell'Italia, Luciano Spalletti, in conferenza al termine della gara di Udine: "Loro sono stati bravi come atteggiamento di squadra nel primo tempo, pochissime volte li abbiamo sorpresi con la palla di Di Lorenzo per Retegui. Gli spazi erano stretti, potevamo tirare fuori più volte ma esserci presentati così tante volte davanti al portiere è sintomo che i ragazzi hanno fatto una grande gara".
Qual è la cosa su cui pensi si debba più lavorare?
"Questa tanto rammentata leggerezza non diventi poi superficialità o presunzione. Il gol lo potevamo evitare per come l'abbiamo preso, anche se poteva esser fallo ma non dovevamo nemmeno dargli quell'occasione lì visto che avevamo mostrato tanta differenza sul campo. La pesantezza diventa poi più difficile e ti affossa".
Ricci e Fagioli hanno avuto un diverso impatto sulla gara.
"Fagioli ogni tanto trascina un po' la palla e non si accorge della densità che gli fanno addosso. Ha giocato una buonissima partita, ha perso quella palla lì che l'ha messo in difficoltà facendolo giocare con un po' di apprensione. Non era più tranquillo ed è per quello che l'ho tolto. Ricci ha fatto vedere un'altra volta di saper giocare in quel ruolo lì".
Sulla prova di Di Lorenzo.
"Questo è perché ho insistito tanto nello sceglierlo, perché questo è il suo valore. Un giocatore super forte come lui ti porta a metterlo in campo anche quando hai il dubbio. Sa far tutto ed è di livello top. Lo arretri e ti fa doppietta e poi è un vero professionista. Noi dobbiamo andare dietro questa teoria sapendo riconosce coloro che sono giocatori seri. La troppa qualità a volte confina con la presunzione invece devi sempre rimanere umile nel fare le cose".
Sugli esordienti.
"Questi ragazzi hanno fatto vedere che dimostrano di meritare la Nazionale. Dopo l'Europeo ho voluto ringiovanire un po' ma hanno dimostrato di sapersi prendere le responsabilità vere".
Retegui gara dopo gara è sempre più completo?
"È un calciatore forte ma anche un ragazzo serissimo. Dentro l'area di rigore è micidiale e ora ha imparato a relazionarsi di più con la squadra. Diventerà un top e sta entrando nelle dinamiche di professionista. È meno individualista e ora è perfetto".
Dopo 4 gare si aspettava di avere 10 punti?
"Vuol dire che ne ho lasciato 2 da parte. Si gioca per fare il massimo e si lavora in maniera seria su quello che si è visto. Bisogna essere bravi e un po' fortunati a vedere crescere questi ragazzi ma l'Italia avrà sempre 20 calciatori pronti a giocare questo tipo di partite con umiltà e sofferenza. Poi se si vede anche un bel gioco fa piacere e non era facile. I centrocampisti sono coloro che mettono sempre a posto anche le cose, noi ce li abbiamo parecchio forti. Frattesi e Tonali hanno fatto vedere di essere di categoria e aspettiamo Barella a cui andrà fatto un po' di spazio perché è davvero forte e bisognerà trovare una soluzione per farli convivere".
Dimarco è tra i top 3 esterni d'Europa?
"Si può fare elogi a tutti. Tutti hanno fatto vedere giocate di qualità e rincorse a perdifiato per il compagno. Dimarco è dentro questo ragionamento di squadra che vuol dire collettivo forte, poi quel piede lì ce l'hanno pochi".
Cosa ha dato Tonali che all'Europeo non avevamo?
"Tonali è immenso per quello che sta facendo. È incredibile, la partita può durare quanto gli pare per lui. Quando parte accende la macchina a mille e quando la spegne va a mille lo stesso. Forse deve ancora scaricare un po' di rabbia da quanto ha accumulato dall'anno scorso".
Sui tanti giovani.
"In questo momento abbiamo fatto vedere dei calciatori affidabili però l'U21 è piena di piccoli talenti che possono venire fuori. Abbiamo dei giocatori giovani per il futuro nelle Nazionali giovanili e ora si è aperta una nuova possibilità per la nostra squadra. Maldini ha giocato pochi minuti ma ha dimostrato di saper fare tutto. Abbiamo anche Baldanzi che possiamo portare, come Chiesa e Zaniolo anche".
Sul richiamare Tonali e Fagioli dopo quanto successo.
"La fiducia l'hanno sentita da parte di tutti, erano stati fatti dei ragionamenti anche per recuperarli. Quando dei ragazzi così si rendono conto di questo possono fare la differenza".
Sul ruolo di Barella per convivere in questo centrocampo.
"Può giocare da 10, così come Frattesi che si sta muovendo bene. Sulla partenza da fermo non è un giocatore come tanti altri ed è un casino stargli dietro. Poi quando i ragazzi sono intelligenti gli spazi se li trovano da soli".