Slovan Bratislava-Milan 2-3, le pagelle: Pulisic c'è anche nella crisi, Fonseca pesca Leao

Risultato finale: Slovan Bratislava - Milan 2-3

SLOVAN BRATISLAVA (a cura di Filippo D'Angelo)

Takac 6 - Subisce tre reti su cui ha pochissime responsabilità, complice una difesa troppo ballerina e sorpresa in numerose occasioni. Si fa notare anche con qualche parata, come quella su Pulisic nel primo tempo.

Bajric 5,5 - Okafor non è un grosso problema per lui, che ha qualche straordinario da fare di fronte ad un Leao in palla e comunque decisivo per il Milan.

Kashia 6 - Il migliore nella difesa dello Slovan Bratislava, che ha pagato alcuni errori individuali dopo aver creato qualche problema al Milan. I rossoneri però hanno fatto i conti anche con una prestazione più che sufficiente da parte del centrale, che si è acceso particolarmente nel finale.

Voet 5,5 - Sul centrosinistra ha molto da fare con un avversario del livello di Chukwueze, che l'ha sfidato e puntato fino al momento della sostituzione. Qualche intervento corretto ma anche qualche disattenzione di troppo. Dal 76' Marcelli 7 - Ha il tempo si subentrare e battere Maignan con un mancino imparabile. Tiro stupendo che però non ha salvato lo Slovan Bratislava dal ko.

Blackman 5 - Con Okafor magari corre qualche pericolo in meno, ma l'ingresso in campo di Leao l'ha davvero mandato in confusione. Si fa beffare dal portoghese, che dopo un ottimo passaggio di Fofana va ad insaccare il momentaneo 1-2.

Kucka 6,5 - Il confronto con il Milan l'aveva atteso a lungo. E di fronte al suo passato non ha nessuna esitazione, affrontando il match con carattere e quantità. I 37 anni d'età sono soltanto un puro dato anagrafico. Dal 76' Tolic 5 - Si fa prendere dalla foga e nel finale lascia i suoi in dieci uomini, complice anche una condotta discutibile dell'arbitro.

Savvidis 6 - In mezzo al campo forse soffre un po' di più rispetto a Kucka, ritagliandosi comunque alcuni spazi propositivi in una gara complicata per lo Slovan. Dal 90' Mak sv.

Medvedev 5,5 - Un po' in confusione tra il primo e il secondo tempo, dato che alterna momenti di lucidità a fasi di vuoto molto importanti.

Barseghyan 7 - Decisamente il migliore in campo per lo Slovan: sorprende la difesa milanista con un gol a metà primo tempo e nella ripresa propizia la rete straordinaria di Marcelli. Ottimo impatto sulla gara.

Strelec 4 - Nel primo tempo ha l'occasione per portare in vantaggio lo Slovan, prima dell'intervento miracoloso di Pavlovic. Nella ripresa poi commette un gravissimo errore, che spiana la strada al terzo gol milanista firmato da Abraham.

Metsoko 5,5 - Fa la propria parte in una sfida delicatissima per lo Slovan Bratislava. Dopo un inizio in ombra si vede sempre di più, creando più di un pericolo al Milan. Dal 66' Ihnatenko 5,5 - Non un buon ingresso da parte sua.

Vladimir Weiss 5,5 - Il suo Slovan Bratislava ha incassato la quinta sconfitta di fila in Champions, dove questa sera ha messo in difficoltà il Milan. Troppi, però, gli errori difensivi che hanno pesato sul risultato finale.

MILAN (a cura di Dimitri Conti)

Maignan 6 - Nel primo tempo due volte gli arrivano avversari a tu per tu: su Strelec lo salva Pavlovic, beffato invece dal tocco morbido di Barseghyan. Sul 2-3 di Marcelli, non c'è proprio nulla da fare.

Calabria 5,5 - Ritrova un posto nell'undici titolare a distanza di oltre due mesi dall'ultima volta. Grattare via tutta questa ruggine non era semplice, nel primo tempo però commette qualche errore di troppo.
Dal 75' Emerson Royal sv.

Tomori 6 - Ad una prima occhiata ti verrebbe da dire che sta tornando sui suoi livelli. Certo, qualche incertezza sparsa rimane sempre ma quello visto a Bratislava è apparso un Tomori in fase di crescita.

Pavlovic 6,5 - Possiede l'arte di mettere pezze agli errori, il problema è che spesso sono opera sua. La sua prestazione, a tratti pasticciona, viene però nobilitata dal salvataggio sulla linea del primo tempo.

Theo Hernandez 6 - Meno arma letale della corsia mancina rispetto al solito, ha comunque una buona frequenza di discese. A mancargli è casomai più la qualità nell'esecuzione. Nel complesso un seino.

Fofana 6,5 - Parte aggressivo a voler riconquistare ogni pallone possibile ma poco efficace per larghi tratti di match. Nel secondo tempo però cresce ed è lui a disegnare il corridoio per il sorpasso di Leao.
Dal 75' Musah sv.

Reijnders 5,5 - La velocità non è un suo punto forte, Barseghyan però lo svernicia. Sul rettangolo verde del Tehelne Pole non offre la miglior versione di sé stesso, neanche quando ha il pallone tra i piedi.

Chukwueze 5,5 - Alla fine la partita sarà comunque vinta, ma il Milan ha bisogno dei suoi guizzi e che si riveli più costante. La serata di Bratislava sembra promettente ma finisce a scartarsi da solo.

Pulisic 7 - Il Captain America del Milan è il cuore pulsante del progetto rossonero e a Bratislava dà un'ulteriore riprova della sua importanza sbloccando i giochi. Anche nelle fasi di crisi, rimane presente.
Dal 75' Loftus-Cheek sv.

Okafor 5 - Fa risedere Leao in panchina, è la sua occasione per ridare incertezza alle gerarchie. Una chance persa, però: coinvolto solo a tratti, nelle situazioni in cui potrebbe incidere non ci riesce mai.
Dal 46' Leao 7 - Stavolta, dopo cinque presenze di fila tra i titolari, entra dalla panchina. Parte maluccio ma è suo il nome che appare sul tabellino per il gol del sorpasso. E questo pesa.

Abraham 7,5 - Con Morata squalificato ha campo libero: ha il merito di far correre nel giusto varco Pulisic per lo 0-1, apprezzabile anche il velo che manda in porta Leao. Conclude in bellezza con il gol dell'1-3.
Dall'84' Camarda sv.

Paulo Fonseca 6 - Il modo in cui il Milan aggredisce partita e Slovan è molto convincente e i rossoneri danno l'idea di riuscire a stazionare nell'area avversaria in pianta stabile. Poi arriva il vantaggio ma - dopo aver già rischiato qualche minuto prima - si spalanca una voragine difensiva che porta all'1-1 immediato. Non perde tempo e inserisce subito Leao: dopo una prima parte di ripresa deludente, la mossa gli sorride e poco dopo arriva anche il tris. Nonostante il gol di Marcelli, il finale è sereno e porta in saccoccia altri tre punti. Di cose buone, però, se ne sono viste fino a un certo punto.