Sarri: "Dimissioni alla Lazio? Non sono pentito. Alcune situazioni non mi piacevano"
Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga e interessante intervista ai taccuini della 'Gazzetta dello Sport'. Il tecnico toscano s'è detto pronto a tornare in pista, se possibile già quest'anno: "Spero prima di gennaio. Dipenderà dalle situazioni, dalle offerte che riceverò, dalle motivazioni. Dalla telefonata che mi trasmetterà più adrenalina".
Nel corso del botta e risposta Sarri ha affrontato tanti temi. Tra i vari, anche la decisione durante la scorsa stagione di dimettersi dal ruolo di allenatore della Lazio: "No, non mi sono pentito. Per me era un momento di fragilità interiore e personale. C’erano situazioni che non mi piacevano. In quei casi: o rinnovi l’allenatore o lo esoneri. O il tecnico si dimette. E io l’ho fatto. Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson via? Non sono stupito, la sensazione all’interno dell’ambiente è che il ciclo fosse finito".
E sui presidenti con cui s'è confrontato nel corso della sua carriera, questo il pensiero del tecnico classe '59: "Tatticamente, il più preparato è Fabrizio Corsi. Ma al di là delle divergenze, sono bei personaggi. Lotito a cena è uno spasso, poi ci puoi litigare discutendo di calcio. Il più brillante? DeLaurentiis passa per non essere generoso, ma a Natale faceva sempre regali importanti".