Sacchi sull'Italia: "Non caricate di responsabilità Scamacca. Possiamo fare solo meglio"
"Siamo una delle poche grandi nazioni di calcio senza una scuola. Ognuno per sé. Una volta ti potevi salvare perché non c’erano tanti stranieri, ma oggi è più dura". Queste le parole a La Gazzetta dello Sport di Arrigo Sacchi, ex commissario tecnico della Nazionale, circa l'avventura di Spalletti all'Europeo, con la spedizione iniziata ieri a Coverciano. "Per fortuna c’è un ottimo allenatore che ha dimostrato la sua bravura quando è diventato stratega. Solo che di giocatori strategici ne ha pochi…".
Pessimista?
"No, perché possiamo fare solo meglio del passato. Veniamo da due Mondiali saltati, anche se c’è l’Europeo vinto di mezzo: ma quell’intensità è andata
persa. Ora dipenderà da noi. Se i giocatori seguiranno con modestia quello che dice Spalletti, bene. Altrimenti non andremo lontano".
Sulla difesa a tre.
"Se non prova adesso, quando? È intelligente, lasciatelo lavorare. Ha dimostrato il suo valore vincendo un grande scudetto nel Napoli con quasi undici
sconosciuti. E non caricate di responsabilità alcuni giocatori come Scamacca".
Perché?
"«Perché se dite che deve sostenere l’Italia con i suoi gol gli fate un danno. Lo conosco, è un bravo ragazzo, un bel giocatore, ma caricarlo di responsabilità diventerebbe un problema. Totti in Nazionale non ha mai replicato la grandezza del club mentre tutti gli dicevano di prendere in mano l’Italia…".