Roma, che crescita per Shomurodov e Celik con Ranieri. E ora insidiano Dovbyk e Hummels
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Chi avrebbe immaginato qualche mese fa di vedere Eldor Shomurodov e Zeki Celik titolari nella Roma? Eppure, con l’arrivo di Ranieri, l’uzbeko e il turco sono diventati elementi chiave di una squadra che sembra funzionare meglio con loro in campo. La loro rinascita ha messo in discussione le gerarchie, con Hummels e Dovbyk che ora rischiano il posto da titolari. Il difensore tedesco, monumento secondo Ranieri, non è al meglio della condizione e, dopo quattro panchine consecutive, appare appesantito dai suoi 36 anni. Dovbyk, invece, è tormentato da problemi fisici che lo hanno limitato fin dall’inizio della stagione e la sua presenza contro Como e Athletic Bilbao resta in dubbio.
Nel frattempo, Celik e Shomurodov si sono guadagnati la fiducia del tecnico. Il turco, schierato centrale di destra nella difesa a tre, permette a Mancini di accentrarsi e di garantire maggior dinamismo, fondamentale per affrontare avversari rapidi come quelli di Como e Bilbao. Shomurodov, invece, si integra alla perfezione con Dybala, favorendo i suoi inserimenti grazie ai movimenti senza palla e alla capacità di creare spazi.
La competizione interna è finalmente tornata a Trigoria, e questo può solo giovare alla Roma nella corsa al campionato e all’Europa League. Ranieri ha portato una scossa alla squadra, trasformando quelli che sembravano semplici comprimari in protagonisti di un progetto che ora guarda al futuro con rinnovata ambizione. A riportarlo è il Corriere dello Sport.
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